«Terreni abusivi? Li condonò il sindaco»

Santa Marina, i proprietari contro l’ordinanza di abbattimento del Comune: «Fu Fortunato a certificare l’assenza di rischi»

SANTA MARINA. Da una parte l’amministrazione comunale di Santa Marina, che rivendica di «agire contro l’abusivismo edilizio e per la salvaguardia della zona a ridosso della foce del fiume Bussento e dell’intero lungomare dal rischio alluvione»; dall’altra i possessori dei terreni situati lungo il litorale di Policastro, i quali invece definiscono “abusivo” proprio quell’intervento di riapertura dei canali per il deflusso dell’acqua piovana.

Dopo l’ordinanza sindacale le ruspe sono già al lavoro ed hanno anche demolito alcuni manufatti (soprattutto baracche e depositi di attrezzi agricoli) in una piccola parte della vasta area interessata dall’intervento, all’incirca 15mila ettari sino alla zona nei pressi del campo sportivo comunale.

I possessori dei terreni, però, non ci stanno e chiedono con urgenza alla giunta Fortunato un incontro, sostenendo di non essere degli abusivi «poiché – affermano - quegli stessi terreni furono condonati dall’ex sindaco, ed ora consigliere regionale, Giovanni Fortunato».

A raccogliere la protesta di queste persone è l’associazione politico-culturale “La Svolta”. Il presidente, Nicola Giudice, vede nell’azione della giunta comunale di Santa Marina «un atto terroristico di sottrazione dei terreni ai loro possessori, con la scusa del rischio alluvione». Giudice racconta che per quei terreni c’è un contenzioso con il comune, poiché i possessori sostengono di averli ottenuti per usucapione.

«C’è un ricorso pendente al Tar di Salerno – afferma il presidente de ‘La Svolta’ – ma il comune non ha aspettato la sentenza del tribunale amministrativo regionale entrando senza preavviso nei terreni, con la scusa di un rischio che nemmeno c’era, e togliendoli in maniera quasi camorristica a quanti ne erano in possesso».

Giudice non nega che «parte di quelle costruzioni sia abusiva», ma ricorda al consigliere Fortunato «di essere stato lui stesso il progettista per ottenerne il condono».

E mostra una relazione tecnica, risalente al 2008, in cui il comune di Santa Marina (sindaco, all’epoca, Giovanni Fortunato, ndr) presentò un progetto di piano per gli insediamenti produttivi a vocazione turistica per una parte di quella zona.

In quel documento si legge, tra le altre cose, che l’area è “zona bianca”, quindi senza alcun rischio di dissesto idrogeologico. «È la prova – sostiene Giudice – che l’alluvione non c’entra assolutamente con questa storia delle ruspe e che, invece, c’è sotto qualcosa di diverso». Per i possessori dei terreni «è giusto che l’area venga riqualificata», ma chiedono che venga convocato al più presto dal sindaco Dionigi Fortunato un tavolo di discussione.

«Vogliamo – dicono – che l’amministrazione chiarisca una volta per tutti di chi siano quei terreni e che non ci sottragga arbitrariamente quanto costruito in tanti anni di sudore e sacrifici».

Vito Sansone

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