vallo della lucania

Terremoto in giunta, Aloia ritira le deleghe a Miraldi

VALLO DELLA LUCANIA. Terremoto nella giunta vallese: il sindaco Antonio Aloia ha ritirato le deleghe all’assessore al bilancio Pietro Miraldi. «Per non farmi votare contro sulla deliberazione del...

VALLO DELLA LUCANIA. Terremoto nella giunta vallese: il sindaco Antonio Aloia ha ritirato le deleghe all’assessore al bilancio Pietro Miraldi. «Per non farmi votare contro sulla deliberazione del progetto preliminare della riqualificazione di Piazza Vittorio Emanuele, Aloia mi ha tolto le deleghe anticipandomi e presentandomi di proposito un’altra delibera, relativa ad un supporto da affiancare al responsabile dell’ufficio finanziario dell’ente». A parlare è l’ormai ex assessore Miraldi, il quale precisa «il sindaco, sapendo che io avrei votato contro al progetto della piazza vallese, al mio no su un’altra questione ha colto la palla al balzo dicendomi che se avessi votato contro anche per la piazza mi avrebbe sollevato dall’incarico. Ho risposto che io non scendevo a ricatti e lui ha formalizzato la sua decisione, assumendo su di sé le mie deleghe». Amareggiato, Miraldi, ci va giù duro criticando l’operato dell’amministrazione comunale, di cui fino a poche ore fa ha fatto parte, affermando: «operano secondo trasparenza e lealtà solo a convenienza. Fanno come i bambini che dicono il pallone è mio e quindi se non gioco io, non gioca nessuno». Inoltre «sono contraddittori in quanto hanno approvato il progetto preliminare della piazza vallese ieri e poi il definitivo già risulta consegnato al protocollo del comune il 31 dicembre scorso. Sono sereno – conclude Miraldi – perché sono a posto con la mia coscienza, loro invece hanno contro cittadini e perfino funzionari comunali». «La piazza - chiarisce il sindaco Aloia – c’entra poco o niente con il ritiro delle deleghe a Miraldi, circostanza che si è verificata per la diffidenza e la sfiducia che questi mostrava da tempo per l’intero gruppo di maggioranza». Ad Aloia fa eco Celestino Sansone, capogruppo di maggioranza: «Miraldi da tempo, almeno un anno, non condivideva le scelte strategiche dell’amministrazione e se le vedute sono diverse, sempre, è inevitabile che si arrivasse a questa soluzione». «Aveva votato già contro in altre occasioni – sottolinea - per la riqualificazione di piazza Garibaldi e per il riassetto economico-finanziario». «La dialettica – conclude - va bene ma con lui si doveva discutere quotidianamente, nonostante il sindaco abbia sempre dimostrato grande senso della democrazia».

Andrea Passaro

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