TERREMOTO IN CAMPANIA Chiusi acquedotto per frana e Reggia di Caserta per verifiche

Dopo la scossa di ieri, di magnitudo 4.9, iniziate le verifiche statiche

I vigili del fuoco hanno effettuato dei sopralluoghi alla Reggia di Caserta per verificare eventuali danni conseguenti al terremoto di ieri. Il Palazzo Reale è stato aperto solo in tarda mattinata; sorpresa tra i turisti, specie stranieri, che hanno trovato come unica indicazione un foglietto affisso al cancello d'ingresso scritto in italiano. Il Monumento Vanvitelliano è transennato dal settembre 2012 dopo alcuni crolli avvenuti dalle facciate esterne. Dall'ufficio stampa della Sovrintendenza fanno comunque sapere che dai primi accertamenti non sarebbero emersi danni post-sisma.

Intanto, una frana, provocata dal terremoto di ieri, ha determinato la chiusura dell'acquedotto comunale di San Gregorio Matese (Caserta). Al momento sono circa 1000 gli abitanti senz'acqua e riforniti con un autobotte. L'assessore regionale alla Protezione Civile della Campania, Edoardo Cosenza, riferisce che i tecnici della Protezione civile regionale e del Genio civile di Caserta stanno intervenendo per riparare il guasto nel maniera più rapida possibile

La scossa di domenica. Tanta paura, gente in strada e qualche danno soprattutto ad alcune chiese del Casertano. Alle 18.08 la terra ha tremato tra le province di Caserta e Benevento, nella zona a ridosso del Matese, seminando il panico però anche in pieno centro a Napoli dove il terremoto si è avvertito distintamente essendo stato un evento superficiale, a 10,5 chilometri di profondità: in tanti, ai piani alti, hanno pensato con terrore al Vesuvio o a una riedizione del terribile sisma del novembre '80 che colpì la Campania e la Basilicata.   Il sisma ha avuto una magnitudo di 4.9 ed è stato preceduto poco prima da un'altra scossa di magnitudo 2.7. I comuni più vicini all'epicentro sono stati Castello del Matese, Gioia Sannitica, Piedimonte Matese, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico in provincia di Caserta e Cusano Mutri in quella di Benevento. Il Presidente del Consiglio Letta ha seguito l'evolversi della situazione attraverso il Dipartimento della Protezione civile.  Muri e lampadari hanno 'ballatò, mentre nel Vesuviano chi abita ai piani alti ha visto cadere l'albero di Natale a terra. Verifiche e sopralluoghi attivati subito dopo il sisma hanno consentito di accertare che i danni sono stati abbastanza limitati, in particolare concentrati in alcune chiese di Piedimonte Matese (dove si è registrata anche la caduta di alcuni cornicioni), Alife e San Gregorio Matese. A Maddaloni, sempre nel Casertano, un uomo in preda al panico è saltato dal piano rialzato di un'abitazione provocandosi, per fortuna, ferite giudicate non gravi. Numerosi fedeli sono usciti dalle chiese mentre era in corso la messa serale, sia nel Sannio che in Irpinia. Scene di panico anche nel Molise: i turisti presenti nella località sciistica di Campitello Matese si sono riversati sui piazzali degli alberghi. La scossa è stata talmente forte da essere avvertita anche a Roma, dove sono state diverse le segnalazioni al 113, e in Ciociaria.  Nelle strade affollate dello shopping a Napoli il passaparola è stato immediato. Tra le persone scese in strada anche turisti spaventati che si trovavano in albergo per i giorni di Capodanno. Sono stati subito attivati dalla Protezione Civile della Campania i Centri di coordinamento soccorsi presso le Prefetture di Napoli, Caserta e Benevento mentre soprattutto nei centri più isolati delle zone colpite i carabinieri hanno dato sostegno alla popolazione, in particolare ai più anziani. Nel Sannio, in diversi centri, si sono riviste scene che hanno richiamato alla memoria il dramma del 1980. Nel Salernitano tantissime persone si sono riversate in strada per la paura. Problemi soprattutto per le comunicazioni a causa delle linee telefoniche cellulari andate in tilt soprattutto nell'Agro nocerino sarnese. Nel capoluogo come in provincia, quasi tutti sono rientrati nelle proprie abitazioni nel corso della serata e non si sono registrati danni particolari agli edifici.