Terremoto al Civile Csm revoca il “capo” dei giudici di pace

Il provvedimento notificato al locale Ordine degli avvocati Il coordinatore coinvolto nell’inchiesta dei pm di Napoli

È stato revocato direttamente dal Consiglio superiore della magistratura il coordinatore dei Giudici di Pace del tribunale civile di Nocera Inferiore. Il provvedimento è stato adottato nei giorni scorsi nei confronti di V.I., già sottoposto a inchiesta da parte della Procura di Napoli.

Il fascicolo affidato alla magistratura partenopea ipotizza presunte irregolarità nell’assegnazione dei fascicoli ai singoli Giudici di Pace in servizio a presso la sezione Civile del tribunale di Nocera Inferiore, nelle consulenze tecniche affidate durante le cause trattate e infine nell’ingerenza di alcuni studi legali.

Tra i primi nomi iscritti nel registro degli indagati, fino a ora coperte da segreto, quello del coordinatore, ora sospeso e sostituito direttamente dal Csm, nel bel mezzo di un’inchiesta che procede decisa per fare luce sull’intera vicenda.

Magistrati e investigatori del capoluogo campano hanno ricostruito ruoli, funzioni e poteri che muovevano le pedine dell’affaire rappresentate da clienti, vertenze, consulenze e quindi denaro, in un’ottica di favori e scambi portata avanti per diverso tempo.

Al centro della delicata inchiesta c’è stato da subito il discutibile meccanismo dell’affido degli incarichi e dei fascicoli finiti ad uno stesso giudice, utilizzando un meccanismo alterato con accessi illegittimi e violazioni del sistema informatico del Tribunale, lo stesso che attribuisce meccanicamente i fascicoli ai giudici con l’utilizzo di un software.

Il coordinatore dei Giudici di Pace era finito nel mirino della procura con l’attribuzione sospetta di oltre 1500 procedimenti, coi ruoli di altri soggetti da chiarire dentro e fuori il palazzo, venuti a contatto con la strumentazione informatica.

L’attività inquirente, di competenza della procura di Napoli, si muove in un ambiente di rancori e contrapposizioni tra giudici, denunce anonime e segnalazioni accumulate nel corso dei mesi. Due singoli esposti, chiari e circostanziati, sono partiti direttamente dagli uffici del tribunale, con la consapevolezza di un evidente illecito consumato.

Nelle informative c’erano troppi fascicoli finiti sempre nelle stesse mani, troppi accumuli evidenti, riportati in primis nelle denunce, con l’avvio della serie di riscontri e accertamenti.

Dopo i primi provvedimenti disciplinari relativi ai consulenti tecnici, con accertamenti in corso a più livelli, è arrivato il momento della sostituzione disposta in via cautelativa dal Consiglio superiore della magistratura.

Il coordinatore sotto inchiesta è stato revocato con la comunicazione pervenuta all’Ordine avvocati di Nocera Inferiore.

Restano da verificare le assegnazioni pilotate, a falsare l’esito di centinaia di processi e contenziosi quotidianamente svolti nell’ala che ospita la sezione civile della cittadella giudiziaria di via Falcone.

Alfonso T. Guerritore

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