Terra dei fuochi: c’è la legge Ora è reato bruciare i rifiuti

Convertito il decreto per combattere l’emergenza nelle aree inquinate dagli scarichi tossici. Via libera dal Senato, Lega e Cinque Stelle votano contro

È reato bruciare illecitamente i rifiuti: è legge il decreto sulla terra dei Fuochi. Il Senato ha dato il via libera definitivo con il voto contrario di M5s e Lega Nord. La Camera aveva già approvato il testo. Il senato non ha apportato modifiche. Il decreto «Terra dei fuochi e Ilva» prevede una pena da due a cinque anni per chi brucia i rifiuti abbandonati o depositati in aree non autorizzate. La pena può essere aumentata se a bruciare i rifiuti è un’impresa o un’attività organizzata.

Il testo prevede inoltre lo stanziamento di 50 milioni di euro l’anno per il 2014 e il 2015 dedicati allo screening sanitario delle popolazioni residenti nelle zone della Terra dei Fuochi e nei comuni dove si trova l’Ilva e il potenziamento degli studi epidemiologici. La legge prevede inoltre la mappatura dei siti inquinati anche mediante strumenti di telerilevamento, della regione Campania destinati all’agricoltura. Previsto inoltre, l’uso dei proventi illeciti che traggono origine dai delitti ambientali per bonificare i terreni e l’uso dell’esercito per contrastare le ecomafie.

Che il decreto legge sulla Terra dei Fuochi sia stato approvato e sia diventato legge, don Maurizio Patriciello, che da anni porta avanti una lotta per riconoscere l'emergenza ambientale di quell'area, lo definisce un «punto di inizio, non certo di arrivo». Si dice «contento» perchè «la terra dei Fuochi finalmente è diventato un problema nazionale e questo è avvenuto grazie al lavoro dei volontari». «Ha vinto anche la linea del dialogo - aggiunge - l'unica strada che noi conosciamo». «In questo clima di instabilità, in un momento in cui si va a dormire con un Governo e non si sa se ci si sveglierà con un Governo, mettere un punto su questa storia “Terra dei Fuochi” è per noi importante», spiega don Maurizio Patriciello. «Questo decreto non ci soddisfa a pieno, lo abbiamo detto più volte - aggiunge - però, ripeto, con un Governo debole avere un punto fisso è importante». Don Maurizio, qualche settimana fa, ha incontrato con una delegazione di mamme della Terra dei fuochi anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al fine di accrescere sempre di più una sensibilizzazione sull'emergenza. «È grazie al lavoro dei volontari che la questione è arrivata nel cuore del Governo, altrimenti non ci saremmo mai arrivati - conclude - Ringrazio il ministro Orlando e quanti hanno riconosciuto la nostra capacità di dialogo. Per noi l'unica strada è quella del dialogo e della costruzione e per fortuna abbiamo trovato degli interlocutori».

«Il decreto sulla Terra dei fuochi è finalmente legge. E una buona legge». Lo dice la responsabile legalità del Pd Pina Picierno. «Grazie al lavoro del ministro Orlando e del Parlamento, lo Stato da oggi può contare su un primo importante strumento per contrastare la pratica dei rifiuti tossici e affrontare la drammatica emergenza ambientale che mina la vita di una delle parti più martoriate della Campania. Lo screening sanitario, la mappatura dei siti inquinanti, gli stanziamenti per le bonifiche, mezzi più efficaci di contrasto rappresentano una base fondamentale per riavvicinare i cittadini della Terra dei fuochi alla normalità. L'asse M5S-Lega ha votato tuttavia contro il provvedimento. La legge non rappresenta purtroppo una soluzione definitiva ai terribili problemi del Casertano. Ma è una prima, concreta risposta ai problemi. Sicuramente molto più efficace, dell'ostruzionismo distruttivo o i tour in pullman di M5S».

Il decreto approvato definitivamente in Senato sull’emergenza nota come Terra dei fuochi «è una prima efficace risposta ad anni di disinteresse nei confronti di una catastrofe ambientale che non ha precedenti». Così in una nota il senatore Giuseppe Esposito, presidente dei circoli del Nuovo CentroDestra. «Sono certo che sia il Ministro Angelino Alfano che il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro - aggiunge - agiranno per prevenire e punire questo vergognoso meccanismo di reati contro l’ambiente e contro la salute pubblica. La Campania non può e non deve morire avvelenata dalla camorra e da squallidi interessi economici a scapito della vita di migliaia di cittadini».