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Tentata violenza sessuale Condannato a quattro anni

PAGANI. E’ stato condannato a quattro anni di carcere per l’accusa di tentata violenza sessuale il trentaquattrenne paganese Salvatore Mancino, accusato di aver aggredito una ragazza per abusarne. L’...

PAGANI. E’ stato condannato a quattro anni di carcere per l’accusa di tentata violenza sessuale il trentaquattrenne paganese Salvatore Mancino, accusato di aver aggredito una ragazza per abusarne. L’uomo venne arrestato il tre settembre 2011, quando i carabinieri della tenenza di Pagani intervennero dopo una segnalazione.

Quella sera Mancino aveva portato la ragazza ventiduenne in una zona isolata tra Pagani e Sant’Egidio Monte Albino, nei pressi di un ponte, provando a consumare un rapporto orale contro la sua volontà, tra botte, violenze e minacce di morte, dopo averla ingannata spiegando che insieme avrebbero atteso il fidanzato.

La reazione della vittima fu la sua salvezza, approfittando di un momento di distraizone dell’imputato e del decisivo intervento dei carabinieri, arrivati sul posto dopo l’allarme dato da un passante. La pattuglia trovò la giovane mezza nuda, con abiti in disordine e il volto ancora pieno di lacrime, appena sfuggita al tentativo di violenza. Secondo le ricostruzioni e le testimonianze della vittima, Mancino l’aveva spinta contro il muro più volte, buttandola a terra, provando a strapparle via i pantaloni dopo averle abbassato il top con violenza. Alla fine dell’episodio ci fu il tentativo di consumare un rapporto orale, dietro minaccia di morte. Dopo la denuncia ai militari, il racconto della storia e l'arresto e il giudizio immediato, mancino è stato processato con rito alternativo davanti ai giudici del collegio: il pubblico ministero in aula Ernesto Caggiano aveva chiesto una condanna a sei anni di carcere, con parere favorevole rispetto alla richiesta di scarcerazione presentata dal difensore, avvocato Delle Donne. In precedenza il gup Giovanna Pacifico aveva rigettato la richiesta di rito abbreviato.

Dalla denuncia non erano emersi precedenti rapporti sentimentali tra imputato e vittima, con una denuncia precedente sporta dall’ex convivente dell’uomo. Ad aggravare la cosa, Mancino era stato fidato amico dell’attuale fidanzato della ragazza: approfittando della vicinanza alla sua vittima, l’uomo aveva provato a ottenere prestazioni sessuali dalla giovane in una strada isolata. Solo il decisivo intervento dei carabinieri sventò la violenza. Insieme alla condanna in primo grado a quattro anni di carcere il tribunale ha disposto la scarcerazione dell’imputato, attualmente tradotto agli arresti domiciliari dopo un anno di custodia in carcere.

Alfonso T. Guerritore

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