Tentata rapina, sconterà 2 anni 

Aggredì in piazza una coppia di fidanzati armato di coltello a serramanico

È stato condannato a due anni e quattro mesi di reclusione con il pagamento di ottocento euro di multa, Raffaele Pepe, angrese accusato di tentata rapina, lesioni gravi e porto d’arma bianca, giudicato con rito abbreviato. Sottoposto ad alcune perizie, era stato ritenuto pienamente capace di decidere e portare a compimento l’aggressione al centro delle accuse, consumata contro una coppia, nonostante un conclamato stato di depressione.
L’imputato era stato raggiunto dal decreto di giudizio immediato, seguito da successiva richiesta di rito alternativo, con il difensore di fiducia, Giovanni Pentangelo, a chiedere un accertamento specialistico nel corso del procedimento. Pepe due anni fa in piazza ad Angri tentò la rapina dopo un litigio culminato nell’aggressione. Secondo le ricostruzioni, l’angrese, sotto l’effetto dell’alcol, armato di un coltello chiese con violenza la borsa ad una ragazza che era in piazza insieme al fidanzato. Quest’ultimo provò un tentativo di difesa guadagnandosi però due coltellate alle spalle. I due fidanzati, dopo l’arresto del ragazzo si sono costituiti parte civile con l’entità del risarcimento da stabilirsi a cura del giudice competente in separata sede.
La procura ha ricostruito i passaggi per l’identificazione del responsabile, riconosciuto grazie alle immagini di videosorveglianza, con i carabinieri che, già a conoscenza del soggetto per pregressi episodi, ne confermarono l’identità con la visione dei frames registrati. Pepe era in possesso di un coltello a serramanico, con lama azionabile manualmente e non esplicitamente adoperato come strumento d’offesa, tanto da essere considerato arma impropria nella valutazione. Considerato lo sconto per il rito scelto dalla difesa, l’imputato è stato riconosciuto colpevole e condannato a due anni e quattro mesi di reclusione con il contestuale pagamento di una multa, oltre alla rifusione delle spese e al risarcimento danni da stabilirsi in sede civile.(a. t. g.)
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