Tentata estorsione a frate Gigino

Una donna mandata via per furto dal Santuario e il marito pretendevano 50mila euro

Era stata mandata via perché rubava dalla cassa del punto di ristoro al santuario di San Francesco e Sant’Antonio, e così ha pensato bene di minacciare prima e ricattare frate Luigi “Gigino” Petrone. Proprio quest’ultimo ha denunciato per appropriazione indebita aggravata, minacce ed estorsione la donna - F. T. - e il marito - G. D. D. - arrivati a chiedergli fino a 50mila euro dopo il rifiuto del frate di riprendere al lavoro la signora.

L’incredibile storia andata in scena a Cava, prende il via quando iniziano a moltiplicarsi le segnalazioni di visitatori del santuario cavese, che denunciano la mancata emissione di scontrini fiscali da parte della donna che gestisce il punto di ristoro interno alla struttura. I dubbi sono andati via via facendosi sempre più consistenti fino a trasformarsi in certezza: quella signora sottraeva soldi dagli incassi quotidiani (e infatti dopo il suo allontanamento gli incassi si sono immediatamente quasi quadruplicati).

Trovatasi da un giorno all’altro senza lavoro, la donna ha iniziato a chiedere a padre Gigino di essere riassunta. Con il passare del tempo, le richieste sono diventate minacce e la donna, insieme al marito, ha cominciato a chiedere soldi al frate come “ricompensa” per il mancato rientro al lavoro. Le richieste di denaro sono però diventate sempre più pressanti e quando la cifra ha raggiunto quota 50mila, il frate ha denunciato tutto ai carabinieri del tenente Vincenzo Tatarella ed ha anche avviato un’azione legale affidata all’avvocato Alfonso Senatore. I militari hanno subito avviato le indagini ascoltando alcuni testimoni chiamati a confermare i comportamenti illeciti della donna: l’appropriazione indebita di denaro dalle casse del ristoro del santuario, le minacce e le richieste estorsive avanzate insieme al marito.

Resta l’amaro in bocca pensando alla struttura presa di mira: quel santuario di San Francesco e Sant’Antonio dove non è stato mai negato un aiuto a chi ha bisogno, e dove gli incassi servono a pagare i lavori già fatti e quelli invece ancora da realizzare.

Annalaura Ferrara

©RIPRODUZIONE RISERVATA