Tentano una rapina: tre in manette

Castellabate, i malviventi messi in fuga dalle urla delle titolari della gioielleria

CASTELLABATE. Tentano rapina ma vengono acciuffati dai carabinieri. È accduto ieri in corso Matarazzo a Santa Maria di Castellabate: nel mirino la gioielleria Coppola. A sventare il colpo dei tre malviventi che intorno alle 10,45 hanno fatto irruzione nell’esercizio commerciale è stata una delle due titolari della gioielleria. Secondo una prima ricostruzione un uomo sulla trentina, munito di berretto e con abiti sportivi, è entrato nella gioielleria lasciando la porta aperta, favorendo così l’ingresso di altri due complici che, armati di pistola e con il volto coperto, hanno intimato alle due donne di consegnare preziosi e denaro. Una delle titolari ha iniziato ad urlare attirando l’attenzione di altri negozianti. Disorientati, i tre malviventi si sono dati alla fuga a bordo di una moto e di una Opel Astra bianca Sw con la scritta Taxi, mezzi guidati da altri due complici. All’uscita dalla gioielleria hanno puntato la pistola al volto al fruttivendolo e al barista accorsi, intimandoli a non chiamare le forze dell’ordine. Una cliente presente nel locale al momento del raid si è sentita male ed è stata soccorsa da un’ambulanza del 118. Sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia di Agropoli diretti dal capitano Giulio Presutti che ha disposto l’istituzione di posti di blocco. I tre rapinatori a bordo dell’auto sono stati fermati a Capaccio Scalo ed arrestati dopo i riscontri oggettivi compiuti dai militari della stazione di Santa Maria a seguito della visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della gioielleria. Si tratta di C.A., L.R., M.E., tutti provenienti dal Napoletano. Quest’ultimo è ricoverato presso l’ospedale San Luca di Vallo della Lucania perché si è sentito male dopo la cattura. Sono invece riusciti a far perdere le loro tracce gli altri due malviventi che a bordo della moto sono riusciti a forzare un posto di blocco. I militari hanno recuperato anche gli abiti utilizzati durante la tentata rapina, gettati nei terreni in località San Pietro.

Andrea Passaro