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Tentano di investirla in pieno centro “Giallo” e denuncia

“Giallo” in pieno centro. Due giovani a bordo di un’auto tentano di investire una donna che attraversa la strada tra via Veneto e viale degli Aceri. Fortunatamente rimane solo un tentativo ma...

“Giallo” in pieno centro. Due giovani a bordo di un’auto tentano di investire una donna che attraversa la strada tra via Veneto e viale degli Aceri. Fortunatamente rimane solo un tentativo ma decisamente inquietante. Anche perché la donna, una 35enne, era rimasta vittima, insieme al marito, di un’aggressione avvenuta circa due settimane prima nella villa comunale Schwerte. E l’episodio, secondo F. S. – il marito della malcapitata – sarebbe proprio da collegare a quella vicenda. Le ingiurie – “Ti sei presa il buono ora ti prendi anche il cattivo” – rivolte peraltro alla donna da uno dei giovani presenti nell’auto, avvalorerebbero questa tesi. Al punto che è stata presentata anche una denuncia al locale Commissariato di polizia. Ma perché un gesto del genere? «È una sorta di vendetta per la nostra denuncia mai ritirata – afferma sicuro il marito della 35enne – Non è possibile dover registrare episodi del genere per una bravata compiuta da ragazzi che, facendosi forza l’uno con l’altro, ci hanno aggrediti e malmenati davanti agli occhi di nostro figlio. Per me, sono ragazzi che non conoscono le regole del vivere civile e la giustizia deve fare il suo corso. Sarei stato anche disposto a ritirare la denuncia se solo fossero venuti almeno i genitori a chiederci scusa. Ma le scuse non sono mai arrivate: anzi, ho ricevuto numerose minacce telefoniche e sotto casa».

L’uomo non accetta che gli si chieda di ritirare la denuncia perché potrebbe comprometterebbe la carriera scolastica dei ragazzi, dal momento che sarebbero in procinto di iscriversi all’università. «La cosa sta prendendo una piega sbagliata – aggiunge F. S. – Loro si sono fatti refertare, hanno detto di aver subìto minacce, ma ad avere la peggio siamo stati io e mia moglie con le conseguenze psicologiche anche sul nostro bambino che ha assistito all’aggressione. Io sono una persona tranquilla, con un lavoro onesto, e voglio vivere in armonia. È inaccettabile che delle persone adulte debbano essere aggredite, ingiuriate e screditate da ragazzini che, se già a quest’età si comportano così, figuriamoci quando saranno più grandi...».

Insomma, se davvero le cose stanno così, rischia davvero di prendere una brutta piega la vicenda accaduta il 10 giugno scorso, intorno alle 18 circa, al parco Schwerte. Quel pomeriggio, cinque giovani, di cui due maggiorenni, si stavano lanciando palloncini pieni d’acqua. Uno di questi, finì per colpire il figlioletto della 35enne, che li rimproverò. Ne scaturì un litigio e un’aggressione verbale da parte dei ragazzi, che avrebbero anche minacciato di passare alle vie di fatto. A quel punto, era quindi intervenuto il marito della donna, poco distante, che avrebbe invitato il gruppo a smetterla. Ma per tutta risposta, i ragazzi sarebbero passati alle via di fatto, aggredendo i coniugi e procurando una frattura della mano all’auomo e varie contusioni entrambi. Una tesi, questa, poi contestata dai giovani.

Il tentativo di investire la donna è davvero collegato a quella vicenda? Toccherà alla polizia fare piena luce.(a. f.)