Tenta lo stupro al cimitero

Ha cercato di violentarla nei viali del cimitero di Costa, a Mercato San Severino. L’episodio si è registrato nel pomeriggio di mercoledì, quando una quindicenne è stata aggredita mentre depositava un mazzo di fiori su una tomba. La reazione della ragazza ha portato ad una colluttazione, nella quale la vittima è rimasta ferita. L’aggressore è riuscito a fuggire, mentre le urla della giovane hanno richiamato l’attenzione dei passanti

Mercato San Severino. Attimi di paura al cimitero per una quindicenne, aggredita da un giovane che ha cercato di violentarla. Nel pomeriggio di ieri, la ragazza si era recata al camposanto di Costa di Mercato San Severino. Stava eseguendo una commissione per conto di un’amica fioraia, che le aveva chiesto di depositare un mazzo di fiori su una tomba.

• All’improvviso, mentre stava camminando lungo il viale che ospita le cappelle gentilizie, la malcapitata è stata afferrata da un giovane spuntato all’improvviso da una delle cappelle. Nonostante fosse in preda al panico, l’adolescente ha avuto la fermezza di reagire, di opporsi a quello sconosciuto che la stava trascinando nel retro di una delle cappelle. Ne è scaturita una colluttazione durante la quale la quindicenne è rimasta ferita. Le sue urla hanno poi richiamato l’attenzione di quanti stavano passeggiando nelle immediate vicinanze che le hanno prestato i primi soccorsi, cercando di tranquillizzarla.

• Era ancora disperata ed in lacrime quando ha raggiunto il pronto soccorso dell’ospedale "Fucito" di Mercato San Severino. Dove i medici le hanno diagnosticato ecchimosi, contusioni ed escoriazioni ad un braccio. Nel frattempo, i carabinieri della compagnia di Mercato San Severino, allertati telefonicamente, avevano fatto tappa al cimitero nel tentativo di bloccare il malfattore.

Nonostante le ricerche, però, del misterioso violentatore nemmeno l’ombra. Le sue uniche tracce sono impresse nel racconto della quindicenne e sulle lesioni che quest’ultima ha riportato ad un braccio. Gli uomini del capitano Rosario Basile stanno lavorando nel tentativo di dare un volto ed un nome al responsabile del grave episodio. Che, stando al racconto della giovanissima, avrebbe anche pronunciato diverse parole manifestando con chiarezza quali fossero le sue intenzioni.

• In quelle fasi concitate, durante le quali la ragazza cercava disperatamente di liberarsi, sono pochi i frammenti di memoria che ricordano il volto di quel bruto. Tutto sommato, però, potrebbero anche risultare sufficienti alla squadra scientifica per elaborare un primo identikit. Nella serata di ieri, l’intero staff tecnico è rimasto al lavoro per ottenere la ricostruzione digitale del volto del presunto violentatore. Secondo voci non confermate, l’elaborazione eseguita al computer sarebbe molto simile alla realtá.

Qualora fosse vero, si avvicinerebbe a grandi passi il momento dell’identificazione di quel giovane che dovrebbe avere un’etá compresa tra i 25 ed i 35 anni. Non trapelano altre indiscrezioni in merito alla sua presunta identitá ma le indagini sarebbero giá a buon punto. Giá nei prossimi giorni, potrebbero arrivare i primi sviluppi investigativi a un inquietante fatto di cronaca. Che ha turbato non solo la ragazza ed i suoi familiari ma anche l’opinione pubblica.

Gianpaolo Bisogno

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