Camerota

Tenta di spegnere il fuoco delle erbacce e si ustiona

Tragedia sfiorata: un pensionato è stato avvolto dalle fiamme. Soccorso dagli operai dell’antincendio, è in gravi condizioni in ospedale a Roma

CAMEROTA. Ha riportato ustioni al volto e alle gambe nel tentativo di spegnere il fuoco che aveva acceso per bruciare delle erbacce in campagna. Vittima dell’incidente Antonio C., 72 anni, di Licusati, piccola frazione del Comune di Camerota. L’hanno trovato in fin di vita, riverso a terra, circondato dalle fiamme, alcuni operai del servizio antincendio della comunità montana “Bussento, Lambro e Mingardo”. «Abbiamo visto da lontano del fumo nero e siamo corsi sul posto per spegnere le fiamme – racconta uno degli operai – ma quando siamo arrivati in località Sant’Acqua abbiamo trovato l’anziano in gravissime condizioni riverso sul terreno».

Immediatamente è scattata la macchina dei soccorsi. Sul posto sono arrivati i carabinieri e un’ambulanza del 118. Le condizioni del settantaduenne sono apparse subito piuttosto gravi. Aveva i pantaloni e le scarpe distrutte dal fuoco, e ustioni di secondo e terzo grado su entrambi le gambe. Parlava a malapena e chiedeva aiuto. Sono stati attimi di panico. Nell’eliporto di Camerota è stata fatta atterrare l’eliambulanza e l’uomo, viste le sue condizioni, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale “Sant’Eugenio” di Roma.

I carabinieri, diretti dal luogotenente Massimo Di Franco, hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell’accaduto. L’anziano, come amava fare tutte le mattine, si era recato di buon’ora nel terreno di sua proprietà, a circa due chilometri dal centro del paese, per fare dei piccoli lavoretti agricoli. Ieri però qualcosa non è andato per il verso giusto. È stato improvvisamente avvolto dalle fiamme ed è rimasto tramortito a terra. E, probabilmente, sarebbe rimasto lì ancora per molto se non fossero intervenuti gli operai della comunità montana che mai avrebbero immaginato di trovare tra le fiamme anche l’anziano agricoltore. «È stata una coincidenza fortunata – raccontano gli operai – se non fossimo arrivati subito potevano esserci conseguenze ben più gravi».

Naturalmente la notizia ha fatto velocemente il giro del comprensorio dove Antonio è molto stimato e conosciuto. In paese c’è apprensione per le sue condizioni di salute. Tantissimi i messaggi di affetto postati da amici e conoscenti sui gruppi facebook del paese. «Forza zio Antonio, ti aspettiamo», scrivono i nipoti.

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