Tenta di dare fuoco alla ex: arrestato

Protagonista del gesto un 24enne che non accettava la fine della relazione. Provvidenziale l’intervento di un giovane

PAGANI. Non accetta la fine della relazione e tenta di dare fuoco all’ex fidanzata. È quanto accaduto lunedì sera, davanti a un bar al confine tra Pagani e Sant’Egidio del Monte Albino. Protagonista del gesto – che per puro caso non ha provocato una tragedia – Michele Napolano, un 24enne di Pagani, incensurato, finito subito dopo in carcere con l’accusa di tentato omicidio, porto di arma da taglio in luogo pubblico e atti persecutori.

Erano circa le nove quando il giovane ha deciso di mettere in atto la sua “vendetta” contro la ex, una 23enne con la quale aveva anche convissuto e che lavora proprio nel bar insieme alla madre. Napolano ha raggiunto il locale in sella al suo scooter, portando con sé una bottiglia piena di benzina, mentre la ragazza si apprestava a chiudere. Tutto si è svolto in pochi attimi: il giovane, armato anche di un grosso coltello, è sceso dallo scooter e ha cominciato a versare il liquido infiammabile addosso alla ex compagna; quindi, ha lanciato un accendino col chiaro intento di innescare le fiamme. Ma il tentativo è andato fortunatamente a vuoto solo grazie al provvidenziale intervento di un amico di lei, presente per puro caso sul posto. Il giovane è riuscito a scongiurare l’innesco e a sorprendere l’aggressore quanto bastava per rifugiarsi in auto insieme alla malcapitata ragazza.

Sventata la tragedia, è cominciata la corsa verso la caserma dei carabinieri di Pagani. Ne è scaturito un inseguimento da parte di Napolano che, proprio all’esterno della Tenenza dei militari dell’Arma, ha affrontato l’amico della sua ex. Le urla disperate della 23enne hanno attirato l’attenzione dei carabinieri, che si sono precipitati all’esterno e bloccato il giovane. Il tempo di ricostruire gli ultimi drammatici minuti vissuti dalla giovane donna e, per Michele Napolano, è scattato l’arresto e il trasferimento in carcere.

Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, poco prima dell’aggressione, c’era già stata una telefonata, con ennesima lite post-separazione tra i due, durante la quale il 24enne aveva minacciato la ex convivente. Al punto che la ragazza aveva anche raggiunto la caserma dei carabinieri per sporgere una denuncia che non aveva però avuto il coraggio di presentare. La relazione tra i due, stando anche alle dichiarazioni di testimoni e conoscenti della coppia, si era conclusa da tempo, ma lui non aveva nessuna intenzione di arrendersi.

I carabinieri, guidati dal tenente Iannelli, sono così riusciti a rimettere insieme i pezzi di una storia tormentata, conclusa tempo fa ma seguita da una serie di atti persecutori da parte di Napolano, mai denunciati dalla 23enne per paura di ritorsioni. La stessa madre della ragazza avrebbe raccontato delle forti preoccupazioni per la propria figlia e del vero e proprio incubo vissuto negli ultimi mesi.

Michele Napolano, assistito dagli avvocati Giovanni Pentangelo e Silvio Calabrese, oggi comparirà davanti al giudice del tribunale di Nocera Inferiore, Luigi Levita.

Alfonso T. Guerritore

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