Tentò una rapina, allontanato dalla regione 

Un paganese arrestato dopo aver fallito il colpo in una tabaccheria al confine con Nocera Inferiore

Dovrà restare fuori dalla Regione Campania, il quarantatreenne Bruno Atripaldi, di Pagani, arrestato nelle scorse ore per estorsione e tentata rapina. L’uomo è stato fermato al termine di un’indagine rapida che ha fatto luce su un episodio che aveva allarmato i commercianti di via Napoli a Nocera Inferiore. L’ipotesi di indagine risale al 29 settembre scorso, e riguarda una tentata rapina a mana armata di coltello a un tabaccaio della strada quasi ai confini con Pagani.
Atripaldi, poco prima delle 10,30, sarebbe entrato nel tabacchi con il volto coperto e brandendo un coltello dicendo: «Dammi i soldi». Il paganese avrebbe quindi fatto chiaramente intendere di volere l’incasso della rivendita di tabacchi. Dietro al bancone della rivendita c’era la titolare che ha cominciato ad urlare per lo spavento, uscendo in strada. Atripaldi, a questo punto, sorpreso dalla reazione della donna, si sarebbe scoperto il volto e sarebbe scappato via. Proprio l’aver scoperto il volto, ha consentito alla tabaccaia di riconoscerlo quale suo abituale cliente, riconoscimento confermato poi agli agenti del commissariato di pubblica sicurezza. Tutte le fasi della tentata rapina sono state immortale dal sistema di videosorveglianza del tabacchi, registrando anche l’utilizzo del coltello e il volto dell’indagato.
Subito dopo, gli agenti della polizia di Stato del commissariato di Nocera Inferiore intervennero e bloccarono nella vicina Pagani Atripaldi, ben noto alle stesse forze dell’ordine. I poliziotti del vicequestore Luigi Amato ritrovarono anche il coltello con il quale l’uomo avrebbe tentato il colpo nella vicina via Napoli. Il giudice Levita ha ritenuto necessaria l’adozione di una misura cautelare sussistendo il timore che possa reiterare il reato. La scelta del suo allontanamento dalla regione è motivata dal fatto che Atripaldi va tenuto lontano dal contesto sociale dove è avvenuto il fatto.
«Sarà necessario visionare con approfondita attenzione le immagini ricavate dal sistema di videosorveglianza del negozio dove si sarebbero verificati gli eventi contestati – ha affermato l’avvocato Paride Annunziata, legale dell’indagato -, onde poter ricostruire con precisione l’esatta dinamica dell’episodio e quindi ricavarne con esattezza sia la condotta stessa sia l’eventuale modalità che ha fatto presumere al Gip la pericolosità del mio assistito. La misura irrogata potrebbe rilevarsi eccessiva e quindi essere modificata o revocata».(s. d. n.)
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