Tensioni tra i genitori, l’istituto resta aperto

La decisione dopo il sopralluogo dell’Asl. Gli specialisti incontrano le famiglie per parlare di profilassi

Paura, nel pomeriggio di ieri, tra i genitori dei bambini che frequentano la scuola elementare e media Calcedonia, dopo che si era diffusa la notizia, dopo accertata, del ricovero di uno dei bambini frequentanti l’istituto, per meningite. Gruppi di mamme e papà si sono accalcati davanti all’ingresso, nel pomeriggio, lamentando scarsa comunicazione riguardo il caso di cui si era avuta notizia, da parte del corpo insegnante. I genitori sono stati informati attraverso un cartello che comunicava che il paziente era affetto da meningite tipo “C”, la meno pericolosa. La specifica aggiunta all’avviso, che ha fatto innervosire i genitori, era quella di rivolgersi al medico curante. In seguito si è saputo che il bimbo ammalato già dal giorno precedente, era assente e che, nel contempo, il soccorso ad un altro bambino, affetto da una banale problematica gastroenterica, aveva scatenato la paura, ed il conseguente susseguirsi di messaggi allarmanti nella chat delle mamme. Da una parte i genitori che lamentavano incongruenze e ritardi nella comunicazione, dall’altra le maestre, unite in un blocco a far fronte alle tante domande, e la dirigente scolastica, la professoressa Mirella Amato, che si barcamenava tra telefonate all’Ufficio scolastico provinciale, all’Asl e alla Prefettura. Ovviamente, buona parte dei genitori premeva per una chiusura (rigorosamente smentita) della scuola per i prossimi giorni. Dopo un lungo tira e molla, la dirigente ha fatto sapere che la scuola resterà regolarmente aperta, come confermato da un intervento di specialisti dell’Azienda sanitaria locale che oggi chiariranno le procedure che prevedono una prevenzione di tre/cinque giorni a base di farmaci specifici. Inutile dire che nelle farmacie del circondario, nella serata di ieri, i farmaci, Rifadin e Ciproxin, erano già esauriti.

Enzo Negri

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