la bancarotta

Tensione in aula al processo per il crac di Cavamarket

È stata un’udienza lunga e molto tesa quella di ieri per la bancarotta del gruppo Hdc Cavamarket, la holding dei supermercati Despar guidata da Antonio Della Monica. In aula c’era anche lui ed è...

È stata un’udienza lunga e molto tesa quella di ieri per la bancarotta del gruppo Hdc Cavamarket, la holding dei supermercati Despar guidata da Antonio Della Monica. In aula c’era anche lui ed è stato il suo avvocato, Elia Rosciano, ad avere con il consulente del pubblico ministero più di un momento di scontro, al punto che entrambi hanno minacciato di abbandonare l’udienza. Fulcro della deposizione del consulente la situazione contabile del gruppo, le scelte societarie a cui si attribuisce il depauperamento aziendale e tra queste la firma di fideiussioni in favore di altre sigle del gruppo quando il dissesto era già all’orizzonte. «Quelle fideiussioni non potevano essere fatte comunque – ha dichiarato il teste – Ed è ancora più grave che siano arrivate quando la società era già indebitata con le banche e i fornitori. Il sistema bancario registra quelle operazioni, si allarma, e taglia ancora di più le gambe all’azienda». Della Monica è accusato di bancarotta fraudolenta con altre quindici persone, amministratori e revisori contabili. È invece andato prescritto il reato di false comunicazioni sociali per Hdc, per il quale era stato istruito un altro processo e di cui i giudici hanno dichiarato l’altro ieri la prescrizione. In apertura dell’udienza di ieri si è sciolta anche la questione sul crac di un’altra società di Della Monica, l’immobiliare Value, che secondo l’accusa sarebbe stata protagonista della compravendita di alcuni box auto al solo scopo di sottrarli ai creditori. Il processo si sarebbe dovuto riunire ieri a quello principale sul fallimento di Cavamarket, ma i giudici hanno recepito le opposizioni dell’avvocato Federico Conte e del pubblico ministero e hanno mantenuto l’autonomia del procedimento, rinviando a marzo l’avvio del dibattimento.