Tempi lunghi per la radiologia

Il guasto alla macchina verrà riparato non prima dell’estate. Intanto pazienti in trasferta a Eboli

Il reparto di radiologia dell’ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia tornerà in funzione non prima della prossima estate. I pessimisti parlano addirittura di un’attesa che potrebbe durare fino al termine dell’anno. In qualsiasi caso, ci vorranno mesi per rimettere in funzione il reparto di radiologia. Fino ad allora, tutti gli esami dei pazienti che si recheranno al pronto soccorso saranno svolti presso l’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Eboli. Continueranno comunque ad usufruire regolarmente del servizio di radiologia interna, i pazienti ricoverati in condizioni critiche presso reparti come rianimazione o terapia intensiva neonatale. Per loro, infatti, resta a disposizione una sorta di diagnostica portatile.

Dopo il guasto all’unica macchina per le radiografie in funzione presso l’ospedale di Battipaglia, nel pomeriggio del 5 febbraio scorso, un pool di tecnici era riuscito a risalire alla causa del problema. In pratica era esploso il tubo radiogeno, ossia un’ampolla di vetro sotto vuoto spinto che contiene un catodo e un anodo ad alta tensione. In tale tubo è contenuto olio dielettrico che consente sia di dissipare il calore generato dal tubo in funzione, sia di garantire l’isolamento elettrico. Questo tubo radiogeno emette radiazioni “x” che vengono sviluppate successivamente in immagine su lastra. A causa dell’alta tensione di lavoro a cui il macchinario veniva abitualmente sottoposto, essendo l’unico funzionante in tutto l’ospedale, il tubo era esploso.

Serviranno mesi e diverse decine di migliaia di euro, secondo gli addetti ai lavori, per rimettere tutto in funzione. D’altra parte il guasto, stando a ciò che trapela dagli ambienti sanitari, poteva essere preventivato, data l’alta mole di utilizzo del macchinario in questione. Fino a qualche anno fa, infatti, l’ospedale di Battipaglia poteva contare su tre diagnostiche, ma due di queste hanno subito guasti negli anni scorsi (l’ultima tre anni fa) e non sono mai state riparate. Anche al fatto che veniva utilizzato una sola diagnostica sono da attribuire le file al pronto soccorso per effettuare esami radiologici.

Ora, oltre a dover affrontare spese ingenti per rimettere in funzione il reparto, l’Asl di Salerno dovrà pure sopperire ai costi per i continui – e di certo numerosi – trasferimenti su ambulanze di pazienti presso l’ospedale di Eboli per le radiografie. Creando caos, confusione e potenzialmente anche scompiglio nei compiti specifici dei due nosocomi.

Francesco Piccolo

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