Telefono cellulare nascosto nella cyclette scoperto nel carcere

Un altro telefono cellulare rinvenuto all’interno della casa circondariale di Salerno. A scoprirlo sono stati gli agenti della polizia penitenziaria, coordinati dal commissario capo Luigi Lancellotta,...

Un altro telefono cellulare rinvenuto all’interno della casa circondariale di Salerno. A scoprirlo sono stati gli agenti della polizia penitenziaria, coordinati dal commissario capo Luigi Lancellotta, che hanno sequestrato pure un cavetto usb per la sua ricarica. L’indagine rientra nel filone investigativo che ha permesso, nel mese di ottobre, altri ritrovamenti, sia di sostanze stupefacenti che di apparecchiature elettroniche, in possesso dei detenuti reclusi nel carcere salernitano. Il blitz a sorpresa è stato portato a termine ieri mattina, in due celle del reparto media sicurezza, e il mini telefono cellulare è stato scoperto nella saletta polivalente, nascosto nei tubolari di una cyclette.
«Grazie alla professionalità della polizia penitenziaria in servizio a Salerno – evidenzia Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del Sappe – è stata compiuta un’operazione, che s’aggiunge a quelle già effettuate nel corso di quest’ultimi mesi. È la testimonianza dell’abnegazione al lavoro degli agenti, a dispetto delle difficoltà organizzative».
Plaude l’intervento della polizia penitenziaria di Fuorni anche la Uil Pa. «I poliziotti in servizio a Fuorni – evidenzia il segretario provinciale della Daniele Giacomaniello – non si risparmiano neanche nelle giornate festive, perché essere poliziotti penitenziari oggi significa avere una responsabilità in più, se consideriamo tutte le problematiche che affrontiamo quotidianamente in tutti gli istituti d’Italia. Un plauso va a tutti questi uomini e donne, che ogni giorno, senza mai chiedere nulla, esercitano in silenzio e con la massima dedizione la loro difficile e complicata opera istituzionale». (g.d.s.)
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