la proposta di due esercenti

«Telecamere pagate da noi per la movida»

«Siamo i primi a volere una movida sicura, per questo siamo disposti a farci carico, se occorre, delle telecamere esterne». Questo è l’annuncio dei gestori del “Ciu ciù bar” e del locale “Bodega”,...

«Siamo i primi a volere una movida sicura, per questo siamo disposti a farci carico, se occorre, delle telecamere esterne». Questo è l’annuncio dei gestori del “Ciu ciù bar” e del locale “Bodega”, Marcello Cardamone e Rino Cesaro, i quali all’indomani dell’incontro dei gestori con il sindaco Galdi nel corso del quale il primo cittadino ha invitato tutti a mantenere l’ordine, hanno manifestato la loro volontà di fare tutto il possibile per evitare che la movida cavese venga etichettata come fracassona o poco sicura.

«Noi gestori dei locali - affermano Marcello Cardamone e Rino Cesaro - ci teniamo al buon nome della movida cittadina e siamo propensi a installare anche le videocamere. Però noi non possiamo sostituirci alle forze dell’ordine». Gli esercenti si sono sempre dichiarati pronti a rispettare le regole pur sottolineando che «alcuni comportamenti maldestri, da parte di terze persone, non spetta a loro redarguirli».

I gestori affiggeranno dei cartelli con le regole del buon senso, che gli avventori sono tenuti a rispettare. Tali cartelli hanno il compito di sensibilizzare gli avventori a non alzare il tono della voce all’esterno dei locali. Intanto, l’unico rammarico per i gestori dei locali è quello di non aver ottenuto una maggiore tolleranza relativamente alla chiusura temporanea dei locali sorpresi più volte con la musica alta. Nell’incontro di lunedì al Comune il sindaco Marco Galdi ha detto espressamente di dover tutelare l’ordine e la quiete pubblica e che è giusto che paghi chi non si conforma alle regole. Intanto in merito alla richiesta di prolungare l’orario della musica oltre la mezzanotte solo nei giorni di venerdì e sabato, continua la raccolta firme tra gli esercenti.

Annalaura Ferrara