Tecnologie digitali, stretto un patto con Mediterranean FabLab

Una “bottega artigianale del nuovo millennio”. L’Università di Salerno accende i riflettori sul ruolo dei FabLab nello sviluppo e la gestione di nuovi prodotti. Come? È semplice: sostenendo le attività di ricerca e innovazione, anche attraverso la realizzazione di lecture, corsi, seminari e momenti laboratoriali, mediante una cooperazione, condivisione di spazi, strutture e competenze. È questo quanto previsto da una convenzione tra il dipartimento Distra-Mit dell’Università degli Studi di Salerno e il Mediterranean FabLab, firmata all’Ateneo salernitano, dalla professoressa Paola Adinolfi, direttore del dipartimento di Studi e ricerche aziendali e management & information technology, e dall’architetto Amleto Picerno Ceraso, presidente dell’associazione Medaarch, promotrice del Mediterranean FabLab. Grazie a questo accordo, gli studenti beneficeranno di un costante aggiornamento sulle nuove opportunità connesse alle tecnologie produttive digitali e della possibilità di dare forma, nel vero senso della parola, alle loro idee attraverso il know how della Medaarch - Mediterranean FabLab.

«Il Mediterranean FabLab, vuole essere un laboratorio di fabbricazione digitale “open”, luogo d’incontro per persone di tutte le età aperte all’innovazione e alla ricerca. A noi piace chiamarla “Bottega artigianale del nuovo millennio”, dove le idee possono essere presentate, discusse e attuate immediatamente, grazie anche all’aiuto di tutor esperti», afferma l’architetto Picerno.

Promossa dal professor Roberto Parente, docente del corso di Management dell’innovazione e di Creazione e gestione dell’impresa innovativa, la convenzione testimonia la marcata attenzione del dipartimento salernitano verso i temi dell’innovazione e del trasferimento tecnologico.

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