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Teatri Uniti festeggia un quarto di secolo e conquista il Sele d’Oro

OLIVETO CITRA. E’ stato assegnato a Teatri Uniti il Premio Speciale Sele d’Oro Mezzogiorno 2012. Il riconoscimento, in precedenza conferito, tra gli altri, a Michele Tito, Gerardo Marotta, Antonino...

OLIVETO CITRA. E’ stato assegnato a Teatri Uniti il Premio Speciale Sele d’Oro Mezzogiorno 2012. Il riconoscimento, in precedenza conferito, tra gli altri, a Michele Tito, Gerardo Marotta, Antonino Caponnetto, Mario Draghi e Giorgio Ruffolo, sarà consegnato da Carmine Pignata, presidente del comitato organizzatore, domani sera (ore 18.30) presso l’Auditorium Provinciale di Oliveto Citra. Un premio che arriva proprio al compimento di un quarto di secolo dell’attività del sodalizio napoletano fondato dai registi Mario Martone, Toni Servillo con lo scomparso Antonio Neiwiller. Autentica fucina napoletana di teatro, ma anche di cinema, musica e arti, Teatri Uniti - cooperativa napoletana presieduta da Angelo Curti - riceve il riconoscimento «per l’attività di diffusione della cultura e dello spettacolo, attraverso una continua promozione di idee, di opere e di talenti meridionali». Un lavoro che intreccia in maniera innovativa il linguaggio propriamente teatrale con quello del cinema, della musica, delle arti visive, realizzando numerosi allestimenti di testi classici e contemporanei oltre ad alcuni significativi film indipendenti, spesso apprezzati nei principali festival.

Tra i tanti spettacoli prodotti in un quarto di secolo, gli allestimenti dei classici di Martone, a partire da “I sette contro Tebe” (divenuto il film “Teatro di Guerra” presentato a Cannes); “Rasoi” di Enzo Moscato, nel 1991 primo successo internazionale e “manifesto poetico” di Teatri Uniti; gli spettacoli di Servillo da Viviani, Moliere, Marivaux, Eduardo, fino al Goldoni di “Trilogia della villeggiatura”. Vasto anche l’impegno nel cinema, con la produzione di film su e per il teatro (da “Rasoi” a “Chiove”) ed anche di opere prime presentate ai principali festival come “Morte di un matematico napoletano” (Gran Premio della Giuria a Venezia 1992) e “L’amore molesto” (Cannes 1995) di Martone; “Il verificatore” (Venezia 1995) e “Gorbaciof” (Venezia 2010), di Stefano Incerti; “L’uomo in più” (Venezia 2001) e “Le conseguenze dell’amore” (Cannes 2004), di Paolo Sorrentino; “Quijote” (Venezia 2006) di Mimmo Paladino, “Grido” (Roma 2006), di Pippo Delbono, “Napoli 24”.

«Un percorso - sottolinea Curti - che ha tenuto fede nel tempo alla premessa del documento di fondazione: Teatri Uniti è un laboratorio permanente per la produzione e lo studio dell’arte scenica contemporanea». Lunghissimo l’elenco degli artisti che negli anni hanno fatto parte della squadra di “Teatri Uniti”, tra loro anche Licia Maglietta, Andrea Renzi, Roberto De Francesco, Mimmo Paladino, Francesco Saponaro, Silvio Soldini, Marco Baliani, Anna Bonaiuto, Renato Carpentieri, Carlo Cecchi, Iaia Forte, Peppe Servillo.

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