Tasse non dovute, il Comune rimborsa 

L’amministrazione deve restituire complessivamente 45mila euro per importi Tari e acquedotto versati dai contribuenti

Rimborsi dal Comune per importi fiscali versati dai contribuenti ma, in realtà, non dovuti e che riguardano soprattutto rifiuti e servizi idrici. È partita, infatti, la nuova tranche di accrediti a beneficio di altri sedici cittadini – che si aggiungono agli oltre cinquanta già risarciti nel corso degli ultimi anni – nell’ambito di una più ampia operazione che sta portando, poco a poco, a un impiego totale di circa 45 mila euro per ripagare quanti hanno già corrisposto somme rivelatesi poi eccedenti.
Il Comune, dunque, “mette mano al portafogli” e con apposita determinazione, dal V Settore (Finanze e Tributi) ha stabilito, sulla base del vigente regolamento di contabilità, di proseguire in maniera celere con i rimborsi. Infatti, a fronte di numerose istanze presentate dagli utenti nelle quali viene richiesto il rimborso delle somme acquedotto e Tari – pagate in eccesso per duplicazione di versamenti (in particolare versamenti in unica rata e corrisposti invece con bollettini rateali) – l’amministrazione ha ordinato l’emissione di un nuovo mandato di pagamento (per un importo totale di 6310 euro a beneficio di sedici cittadini) agli utenti individuati.
L’operazione avrà successivamente più ampio raggio: saranno impegnati, infatti, nello specifico, 45 mila euro per procedere alla corresponsione e al rimborso di quelle somme che i contribuenti – per varie cause quali duplicazione (il pagamento cioè della stessa bolletta ricevuta più volte) oppure errori di calcolo – hanno versato in misura eccedente rispetto a quanto effettivamente dovuto. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di imposte tributarie e patrimoniali più o meno recenti che riguardano immobili e abitazioni (Ici e Imu), la spazzatura (Tari), l’acquedotto e i servizi idrici, la tassa sull’occupazione di spazi e aree pubbliche (Tosap) e le imposte sulla pubblicità.
Finora sono oltre cinquanta i cittadini già raggiunti dai rimborsi nel corso dell’ultimo anno per un introito, da parte del Comune, di circa 10 mila euro. Ma altre tranche sono previste nel corso dei prossimi mesi e maggiori dettagli saranno delineati alla luce dell’imminente discussione in consiglio del bilancio di previsione per l’annualità in corso. Un’operazione, questa, prevista in un apposito capitolo del bilancio e che si muove nell’ottica di una maggiore trasparenza dell’attività amministrativa e all’interno di quell’ampia azione di controllo e monitoraggio – fortemente voluta dall’assessore al Bilancio, Adolfo Salsano – per fare ordine e chiarezza sull’argomento tributi. Come più volte spiegato dall’assessore, infatti, si sta cercando di mettere un po’ d’ordine in un quadro in cui da un lato bisogna far fronte a un’evasione del 35%-40% perpetrata negli anni e dall’altro c’è la necessità di provvedere ai dovuti rimborsi per i cittadini. In quest’ottica si inseriscono anche i recenti censimenti e controlli a tappeto sulle micro-tasse che riguardano affissioni, insegne, passi carrabili e diritti di pubblicità che hanno permesso il recupero di circa 80 mila euro su un totale di oltre 300 mila euro.
La fase di accertamento del pagamento delle ultime 5 annualità ha finora prodotto 1451 atti per i passi carrai, per un importo da recuperare di 175 mila euro, di cui sono stati incassati 55 mila euro. Sono invece 199 gli atti relativi all’ICP (Imposta Comunale Pubblicità) per un recupero di 250 mila euro euro di cui sono stati incassati 23 mila euro.
Giuseppe Ferrara
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