Tasse e aliquote alle stelle Ogni cittadino deve 600 €

I dati della relazione alla Corte dei Conti sul mandato di Santomauro Attivi solo virtuali: nel 2013 persi 18,8 milioni. I problemi negli uffici

Più tasse e debiti, meno investimenti in opere pubbliche e servizi; in compenso un centinaio di modifiche allo statuto, 29 assessori in 4 anni, aumento dell’emigrazione: è la fotografia della gestione dell’ex sindaco Giovanni Santomauro, dal 2009 al 2013. Un report inserito nella relazione di fine mandato inviata alla Corte dei Conti il 4 marzo scorso per rendicontare ai cittadini le attività e gli interventi realizzati durante il mandato elettorale e fornisce una serie di indicatori finanziari e statistici per poter valutare al meglio come il Comune ha operato.

Quattro anni che, stando a dati oggettivi, hanno fatto sorridere poco i cittadini. A partire dall’aumento di tutte le imposte ed aliquote. Per quanto concerne l’Ici (poi Imu), si è passati dallo 0,6% su alcuni fabbricati nel 2009 a tutti i fabbricati nel 2013, così come per gli altri immobili dallo 0,7% del 2009 all’1,6% del 2013. Forti aumenti per l’addizionale Irpef, che nel 2009 era allo 0,5% e nel 2013 è allo 0,8%. Sui rifiuti un’altra mazzata, con il costo del servizio che è passato da 140,07 euro pro capite nel 2009 a 239,08 euro nel 2013.

Nel contempo l’amministrazione Santomauro ha investito poco sui lavori per la comunità, passando dai 53 milioni di euro come impegno di spesa ai 20 milioni del 2013. La situazione finanziaria dell’ente è peggiorata a livelli mai raggiunti prima. Gli sventolati avanzi di gestione hanno alla fine cozzato con il riaccertamento dei residui attivi al momento dell’adesione al piano di riequilibrio finanziario.

I residui attivi, ossia i soldi che il Comune avrebbe dovuto avere ma che non ha ancora incassato, sono aumentati nel corso della gestione di Santomauro: 13,8 milioni di euro nel 2009, 27,8 milioni nel 2010, 21 milioni nel 2011, 31 milioni nel 2012, 18 milioni nel 2013. Tale aumento ai residui attivi dava la possibilità a Santomauro di manifestare nei bilanci degli avanzi di gestione. Solo virtuali, giacché i risultati reali raccontano di una perdita economica di 7,4 milioni nel 2009, di 4,5 milioni nel 20120, di 3,4 milioni nel 2011, di 22,9 milioni nel 2012 e di 18,8 milioni nel 2013. L’indebitamento pro capite è pari a 595,99 euro per ogni cittadino. Crisi che, nel corso dell’era Santomauro, ha provocato quasi 5mila emigrazioni da Battipaglia.

Forti le criticità rilevate all’interno della macchina amministrativa, passata da 329 dipendenti nel 2009 a 295 nel 2013. In particolare carenza nel coordinamento delle attività, deficienze del sistema di comunicazione interno ed esterno, sovrapposizioni di ruoli. Il settore Affari Generali ha evidenziato difficoltà nell’utilizzo di applicativi a causa di problematiche connesse alla rete informatiche; il settore Avvocatura ha rilevato una carenza di coordinamento con altri settori, una non idonea gestione dei controlli sui rifiuti da parte degli ispettori ambientali e di dipendenti delle aziende municipalizzate che hanno determinato un incremento del contenzioso amministrativo.

Il settore Politiche Sociali ha voluto sottolineare l’impossibilità a raggiungere alcuni obiettivi di mandato a causa degli ambiti (Piani di Zona) e al cattivo funzionamento della strumentazione in possesso. Nella Polizia municipale e nel settore Finanziario e Tributi, invece, si lamenta la carenza di risorse umane e finanziarie, mentre il settore Tecnico ha parlato di cattivo funzionamento e inadeguatezza degli strumenti disponibili, della disorganizzazione degli uffici e della carenza di personale.

Francesco Piccolo

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