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Tasse, arriva la stangata Sotto accusa la giunta

ROCCAPIEMONTE. Malcontento a Roccapiemonte, all’indomani dell’approvazione del bilancio. Il “sì” del consiglio comunale è stato giudicato troppo frettoloso sul capitolo “tasse”. «Nell’indifferenza...

ROCCAPIEMONTE. Malcontento a Roccapiemonte, all’indomani dell’approvazione del bilancio. Il “sì” del consiglio comunale è stato giudicato troppo frettoloso sul capitolo “tasse”.

«Nell’indifferenza generale, l’amministrazione ha fatto un bel regalo natalizio ai cittadini di Roccapiemonte», così Monica Calvanese, segretario Cittadino del Circolo di Rifondazione Comunista. «Durante il Consiglio Comunale, infatti, sono state annunciate le novità: Imu sulla seconda casa al massimo 10,6 x 1000, addizionale comunale Irpef a 0,8 x 1000, aumenti della Tarsu più una tassa aggiuntiva per il recupero dei debiti pregressi».

C’è da dire che molti sono i Comuni ad aver aumentato le tasse, a causa della recessione. Tuttavia, Calvanese incalza. «Roccapiemonte è l’unico paese ad averle aumentate così tanto». Il segretario cittadino si appella all’amministrazione affinché non si tassino ulteriormente le fasce più deboli. Così ne nasce una richiesta, perché si intraprenda una lotta all’evasione fiscale.

«Chiediamo che venga interpellata una commissione di recupero crediti», conclude. Pascarelli non fa attendere la sua risposta. Presto farà affiggere un manifesto in cui spiegherà le scelte dell’amministrazione. «Lo Stato – spiega il sindaco – ci ha inviato, come trasferimento economico, 1milione di euro in meno. Nel 2008 percepivamo, come Comune, 1 milione e 900mila euro. Per non parlare dei 380 mila euro consumati per raccolta e smaltimento dei rifiuti: per ora non possiamo uscire dal Consorzio di Bacino».

Il sindaco Pascarelli ammette le difficoltà, ma aggiunge: «Il nostro bilancio è pulito. Non ci sono stati sprechi e abbiamo aumentato i fondi per le politiche sociali in un’ottica di aiuto».

Sulla lotta all’evasione, il primo cittadino è chiaro. «Sicuramente combatteremo l’evasione fiscale. È tra le nostre priorità. Tuttavia dovremo tener conto anche di quelle famiglie che non pagano le tasse perché non riescono ad arrivare alla fine del mese. Penso ai dipendenti di Villa Silvia e Villa Alba, che percepiscono gli stipendi dopo mesi». Insomma lotta seria e comprensione verso le fasce deboli.

Davide Speranza

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