IL TRIBUTO

Tassa rifiuti molto alta, Salerno non è europea 

La Tari per una famiglia di 4 persone è di 500 euro per una casa di 100 metri. A Berlino se ne pagano 290 e a Parigi 360. In Italia: 351 a Milano e 303 a Pescara

SALERNO - Salerno città europea? Sembrerebbe di no guardando a quanto ammonta la tassa sui rifiuti e paragonandola con quella delle maggiori città europee. Partiamo dal dato del comune capoluogo. Il tributo si compone di una quota fissa e di una quota variabile, determinate a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare. Quindi, facendo l’esempio tipo di una famiglia di quattro persone che vive in un appartamento di cento metri quadri, la Tari (questo il nome del tributo) sarà calcolata moltiplicando il valore della quota fissa per i metri quadri a cui aggiungere la quota variabile. Nello specifico, la quota fissa è di 2,99 euro al metro quadro e quella variabile di 200,77 euro. Facendo le dovute operazioni, si arriva al valore totale di 499 euro e 77 centesimi. A questi bisognerà aggiungere altri 2,96 euro a metro quadro nel caso ci siano delle superfici accessorie. Gli introiti incamerati con la Tari servono al Comune di Salerno per coprire i costi dell’intero ciclo di gestione dei rifiuti, che comprendono quelli per la raccolta differenziata, lo smaltimento dell’indifferenziato, il trattamento dell’organico, la gestione delle isole ecologiche, la pulizia delle strade. Servizi che vengono effettuati da diversi soggetti: Salerno pulita, Consorzio di bacino, cooperative sociali e personale comunale. Ora cosa accade nelle altre città europee?
Berlino. Partiamo dalla città più virtuosa, ovvero Berlino. Quindi, la nostra stessa famiglia spenderebbe poco meno di 290 euro, dato che sono previsti degli sconti specifici al di sotto di una certa soglia di età. Come si arriva a questa cifra? La tariffa viene calcolata sulla base di una quota fissa e sulle frequenze degli svuotamenti che sono stabiliti dallo stesso contribuente. Questo prezzo così basso è determinato dal fatto che il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti viene fatto da un’azienda totalmente pubblica, cui si aggiunge che nel proprio bacino sono presenti tutti gli impianti per il trattamento al 100% dei rifiuti. Soltanto la raccolta e il trattamento degli imballaggi viene svolto da un’azienda privata, selezionata con procedura di appalto competitivo.
Parigi. Passiamo alla città di Parigi. Qui il servizio di raccolta e trattamento dei rifiuti è stato esternalizzato ad aziende private all’85% e costa circa 90 euro ad abitante. Quindi, lo stesso nucleo familiare pagherebbe 360 euro (nel caso non ci siano minori). Il sistema di raccolta è misto: “porta a porta” per indifferenziati, vetro, carta, residui vegetali e ingombranti mentre ci sono i cassonetti stradali per vetro, imballaggi e carta. In questo costo non è compreso lo spazzamento.
Vienna. Sistema di calcolo molto particolare quello, invece, adottato a Vienna. In pratica si tratta di un sistema di tariffazione puntuale che tiene conto del volume dei contenitori e della frequenza di svuotamento. Si va da 4,41 euro per un contenitore da 120 litri a 176,40 euro per il cassonetto da 4.400 litri. La raccolta degli imballaggi e dei rifiuti elettronici, invece, è interamente a carico dei recuperatori.
Londra. Discorso ancora diverso per Londra. Qui esiste un’unica tassa per tutti i servizi comunali; finanzia, quindi, non solo la gestione dei rifiuti e la pulizia delle strade, ma anche i servizi di sicurezza, le biblioteche comunali, il verde pubblico e via dicendo. Per calcolare il valore dell’imposta, si parte dalla valutazione che il comune ha fatto dell’appartamento, sulla base della grandezza e della zona in cui è situato. Ci sono otto classi di valore, ad ognuna di esse corrisponde una quota annua da pagare. Tuttavia, ci sono tantissime situazioni di sconto e di esenzione; ad esempio i minori o gli studenti dei college non pagano se sono gli unici ad usufruire dello spazio abitativo.
Roma e Milano. Dopo questo giro in Europa, torniamo in Italia. In questo caso Salerno non è certo il caso peggiore. Basti pensare che a Roma la nostra famiglia spenderebbe circa 650 euro di Tari. Tuttavia, ci sono esempi più virtuosi come quello di Milano. In questo caso, lo stesso nucleo familiare pagherebbe una Tari di 351 euro. Anche qui, come a Salerno, il calcolo viene fatto sulla base di una quota fissa e di una variabile che parte dal numero di componenti il nucleo familiare.
Pescara. Resta un ultimo caso da analizzare. Quello di un comune italiano con popolazione residente paragonabile a quella di Salerno. Un esempio può essere Pescara dove risiedono 130mila persone. Anche in questo caso non se ne esce vincenti. Una famiglia di quattro persone che vive in un appartamento di 100 metri quadri pagherebbe solo 303 euro e venti centesimi. Insomma, come per Roma anche qui da noi si paga lo scotto di una situazione emergenziale e di una carenza di impiantistica che impone di dover sostenere costi di gestione che, in situazioni differenti, potrebbero essere abbattuti di molto.

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