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Tassa rifiuti, ad Ascea record di evasori

Evasori o smemorati: ad Ascea un bel po’ di residenti – per la precisione 966 – nel 2013 e 2014, non hanno pagato (o lo hanno fatto solo parzialmente) Tares, Tarsu e Tari

ASCEA. Evasori o smemorati: ad Ascea un bel po’ di residenti – per la precisione 966 – nel 2013 e 2014, non hanno pagato (o lo hanno fatto solo parzialmente) Tares, Tarsu e Tari. Tassa sui rifiuti decisamente indigesta per più di un quinto della popolazione del centro cilentano, insomma, con un “rosso” nei conti del Comune di diverse migliaia di euro. L’Amministrazione ha deciso di passare all’incasso, spendendo altri soldi per la stampa e l’imbustamento delle cartelle e per il loro recapito, in tutto poco più di quattromila euro. Altri soldi che saranno spalmati sulle richieste di pagamento che arriveranno nei prossimi giorni nelle case dei furbetti che non hanno saldato la tassa. Essendo sempre più ridotti i trasferimenti di fondi da parte del Governo centrale ai Comuni, questi devono fare di necessità virtù, facendosi bastare i soldi recuperati da tasse e tributi. La principale voce di bilancio un po’ per tutti gli Enti pubblici è costituita dall’Imu, segue poi la tassa sui rifiuti quindi la Tasi; ma quando poi il contribuente si dà alla “macchia”, l’Ente deve ridurre i servizi da offrire ai suoi abitanti. E in questo caso a farne le spese, oltre agli evasori, sono anche i contribuenti che il proprio dovere lo fanno regolarmente. Un peso che diventa opprimente, soprattutto nei piccoli comuni come quello di Ascea.