La polemica

Tassa di soggiorno, soldi “spariti”

Giallo a Maiori sollevato dalle opposizioni ma la maggioranza replica: «Tutti i conti sono in ordine»

MAIORI. Scoppia la polemica legata all’incasso della tassa di soggiorno. I gruppi di minoranza accusano la giunta di non aver percepito i 114mila euro previsti, di questi sono finiti nelle casse comunali solo 28mila euro.

I componenti di Città Nuova e Insieme per Maiori, chiedono un chiarimento alla maggioranza guidata dal sindaco Antonio Capone: «Il dato deve essere veritiero, perché gli operatori in questo caso sono agenti contabili; diversamente si configurerebbe il reato di appropriazione indebita. Ne deriva che per il terzo anno di seguito il settore alberghiero di Maiori si conferma in crisi nera». Arriva decisa e tempestiva la replica della maggioranza, in una nota a firma del capogruppo Andrea Gatto, secondo il quale sono completamente infondate le accuse dei gruppi all’opposizione: «Per la prima volta dopo 20 anni si è provveduto ad adeguare ai termini di legge un regolamento vitale per la vita amministrativa di un comune: il regolamento delle Entrate».

Ancora: «Per la prima volta viene data la possibilità ai concittadini e alle imprese di poter dilazionare le somme dovute per entrate tributarie ed extratributarie detenute in credito dal comune. Ad oggi le comunicazioni riportano i dati previsti in bilancio, circa 114mila euro. I dati di incasso sono erroneamente riportati in articolo in quanto, a oggi, risultano incassati circa 86mila euro ovvero il 75%. L’attenzione dell’amministrazione rispetto agli incassi e all’ottemperanza agli adempimenti inerenti l’imposta è massima».

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