Tarsu, stangata della giunta di Salerno: aumento del 25%

I bollettini con la "stangata" arriveranno nelle case dei salernitani nei prossimi giorni, e la prima rata dovrá essere versate entro il 30 giugno. Quattro le tranche previste per i pagamenti, con saldo entro dicembre

• Via libera all’aumento della Tarsu.Il Comune ha deliberato ieri mattina il sì al rincaro, e nei prossimi giorni saranno inviati i nuovi bollettini di pagamento. • La tassa per lo smaltimento dei rifiuti costerá ai salernitani il 25% in più. La prima rata dovrá essere saldata entro il 30 giugno, poi sono previste altre tre scadenze bimestrali sino a dicembre, oppure il pagamento in un’unica soluzione entro fine anno. «Una manovra dolorosa, ma necessaria» spiega l’assessore al bilancio Franco Picarone, che da settimane prova a far quadrare i conti tra nuove tariffe provinciali, tagli ai contributi e prescrizioni normative che impongono di fare fronte solo con gli incassi della Tarsu sia alle spese di smaltimento dei rifiuti che a quelle per lo spazzamento delle strade.

• La delibera di ieri, che ha varato la stangata, non cambia il regolamento per il conteggio della tassa. Continua ad essere applicato il sistema misto, con una quota calcolata in base ai metri quadri e un importo aggiuntivo che varia a seconda dei componenti del nucleo familiare. Per una coppia con un figlio, ad esempio, è giá prevista un’aliquota di 2,17 euro a metro quadrato, a cui vanno sommati altri 83 euro; al totale si dovrá aggiungere adesso il 25% di aumento, e sulla cifra finale va applicato un altro 10% costituito dall’addizionale dellaProvincia. L’unica notizia positiva è che resta invariato il regime di esenzioni e riduzioni introdotto l’anno scorso. «Siamo riusciti a mantenere l’intero pacchetto di agevolazioni - sottolinea Picarone - nonostante questo ci comporterá uno stanziamento maggiore in bilancio. Purtroppo sui rincari non abbiamo potuto far nulla: la sanzione prevista per i Comuni che non si adeguano alla normativa è quella dello scioglimento del consiglio».

• L’ultima speranza è legata al giudizio del Tar, davanti al quale l’Amministrazione comunale ha impugnato il decreto del Governo contestandone anche la legittimitá costituzionale.Ma intanto la legge va applicata, e in Campania prevede, oltre al trasferimento alla Provincia delle competenze sui rifiuti, la cancellazione di alcuni contributo economici che finora avevano sostenuto la raccolta differenziata. Nel complesso, il Comune dovrá incassare dalla tarsu di quest’anno 27 milioni di euro, con un incremento di circa 7 milioni rispetto al 2009.

La metá, 3 milioni e mezzo, servirá a coprire le spese dello spazzamento, che finora gravava sulla Tarsu solo per il 10%. Ora la legge (valida solo per i comuni della Campania), stabilisce che anche questo costo deve essere pagato per intero con l’introito della tassa.Il Governo, inoltre, ha deciso di non erogare più ai comuni i 40 euro a tonnellata per lo smaltimento della frazione organica, misura che a Salerno comporterá un esborso di 800mila euro in più all’anno. La tariffa unica stabilita dalla Provincia per lo smaltimento dell’indifferenziato inciderá per altri 200mila euro, e un ulteriore esborso, calcolato in 700mila euro, deriva dall’adeguamento dei costi per il funzionamento delle isole ecologiche di Fratte e Arechi, gestite dal consorzio di bacino.
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