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Tarsu, il Comune corre ai ripari

Gli errori di calcolo determinati da carenze informatiche

SARNO. Sulla scarsa trasparenza degli avvisi tarsu i rilievi erano corretti. Gli atti recapitati dal comune per invitare al pagamento della tassa sulla spazzatura per l’anno 2012, i conti non tornavano. In pratica, moltiplicando la tariffa indicata per i mq attribuiti, il risultato era diverso e inferiore a quello indicato sull’atto.

Una violazione dello statuto del contribuente che non è passata inosservata perché, in tanti, si sono sforzati di comprenderne il motivo, ma, alla fine, c’è la confessione. L’errore è dovuto all’entrata in vigore del sistema di tassazione misto, fondato sulla superficie e sul numero dei componenti del nucleo familiare. Chi ha elaborato l’avviso non ha indicato il coefficiente familiare che fa oscillare la tariffa base.

Il totale dovuto all’ente è quello indicato, ma il percorso per arrivarci è monco. La legge dice che ogni contribuente deve essere messo in grado di comprendere la richiesto con tutte le informazioni utili a renderlo edotto al fine di farne prendere coscienza. Così non è per gli avvisi e il sindaco Amilcare Mancusi, su relazione degli uffici, ha dichiarato: «Per motivi informatici non è stato possibile inserire il coefficiente familiare. Manca qualcosa, ma il funzionario mi ha assicurato che, così, comunque gli atti non hanno pregiudizi di legittimità».

Questo, poi, potrebbe stabilirlo la commissione tributaria, se mai anche le cartelle esattoriali, nella specifica, saranno monche. Gli avvisi sono stati elaborati dal funzionario insieme a Poste Italiane grazie ad una apposita convenzione. Resta in piedi, la polemica legata alla cattiva attribuzione delle superfici. In tanti, infatti, si ritrovano molti metri quadri in più rispetto a quelli reali e stanno andando a protestare agli uffici.

Gaetano Ferrentino

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