IL FATTO

Tariffe sportive, la Cavese vince al Tar

I giudici accolgono il ricorso della società: il Comune dovrà rimborsare i soldi incassati in eccesso con l’aumento dei prezzi

CAVA DE' TIRRENI - La Cavese ottiene una vittoria, non sportiva ma davanti ai giudici del Tar di Salerno: il tribunale amministrativo di Salerno, infatti, ha accolto il ricorso presentato dalla società metelliana contro la contestata delibera del settembre 2021 con cui la giunta comunale di Cava de’ Tirreni disponeva nuove tariffe per gli impianti sportivi più alte rispetto agli anni precedenti. Il tribunale presieduto da Leonardo Pasanisi ha dunque annulato la delibera numero 136 del 2 settembre scorso emanata dal Comune di Cava - contro cui la Cavese aveva presentato ricorso - perché ritenuta illegittima. La decisione, inoltre, ha condannato l’ente comunale al pagamento delle spese di giudizio in favore della società di calcio - che si liquidano in 1.500 euro oltre accessori oltre a “obbligare” il Comune a ripristinare le tariffe precedenti per gli impianti sportivi e restituire tutte le somme incassate in eccesso.

Il club metelliano fino all’anno scorso pagava 680 euro per ogni partita, 1.403 euro in caso di notturna, mentre con le nuove tariffe i prezzi erano rispettivamente schizzati a 4.080 euro e 8.418 euro (con i prezzi aumentati di ben il 600%), poi rimodulati nel mese di aprile a 3.060 euro per gli incontri diurni e 6.313 per quelli notturni (tariffe a copertura del 36 per cento circa). La Cavese, ricorrendo alle vie legali, si è mossa così con l'intento di tutelare l’interesse sportivo della squadra e della città, ed è stata difesa in questo procedimento dagli avvocati William Trucillo e Aristide De Vivo . È da capire a questo punto come si comporterà il Comune guidato dal primo cittadino Vincenzo Servalli : le contestate tariffe, inizialmente imposte con l’obiettivo di riequilibrare, col tempo, il bilancio, sono state in vigore per almeno cinque mesi, dopodiché la stessa amministrazione comunale le ha rimodulate con una nuova delibera di giunta pubblicata a inizio aprile che ha superato quella precedente.

L’udienza per discutere il ricorso della società metelliana si era riunita il 26 gennaio scorso, prima che l’Ente varasse una nuova delibera che modificava i prezzi andando in qualche modo incontro alle associazioni, quindi i tempi per la comunicazione della sentenza sono stati lunghi. Una vittoria, quella riportata dalla Cavese al Tar, che potrebbe costituire un vantaggio anche per altre associazioni sportive che non condividevano i prezzi varati a settembre. Associazioni che erano state anche sostenute in questa battaglia dal Coni Campania, seppur solo tramite appelli pubblici indirizzati al Comune e che, in caso di ricorso, potrebbero vedere le stesse decisioni dei giudici come sul ricorso presentato dalla Cavese.

Orlando Savarese