Tar boccia la Santoro «Un grave danno il ritorno in servizio»

I giudici hanno respinto il ricorso dell’ex comandante Confermato il provvedimento adottato dalla Forestale

CAPACCIO. L’ex comandante della Forestale di Foce Sele, Marta Santoro, non potrà tornare al posto di lavoro: il Tar, infatti, ha respinto il ricorso contro la decisione del ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che, dopo l’arresto per concussione del sottufficiale, l’aveva sospesa dal servizio. Diverse le violazioni addotte dai legali della Santoro respinte dai giudici del Tar, come quella che il provvedimento dovesse essere emesso dal ministro piuttosto che dal capo del Corpo forestale dello Stato.

«La sospensione adottata non solo è legittima ma doverosa e il provvedimento dell’8 settembre 2013 è adeguatamente motivato – si legge nella sentenza dei giudici del Tar - in relazione alle gravissime condotte poste in essere dalla dipendente, al nocumento dell’azione amministrativa e all’immagine del Corpo forestale dello Stato».

Un provvedimento ritenuto indispensabile dai magistrati amministrativi in quanto «le ipotesi delittuose imputate alla Santoro costituiscono fattispecie di rilevante gravità, commesse nell’espletamento delle funzioni di polizia giudiziaria. L’eventuale permanenza in servizio della ricorrente recherebbe nocumento all’immagine di efficienza e affidabilità della pubblica Amministrazione, nonché turbativa al regolare svolgimento dell’attività amministrativa. Detta motivazione, in particolare, è sinteticamente, ma efficacemente espressa, nel provvedimento gravato dal richiamo ai due procedimenti penali, per i quali è stata esercitata l’azione penale: in un caso è stato disposto il giudizio immediato, indice di una consistenza probatoria assai pregnante, e nell’altro è stata presentata richiesta di rinvio a giudizio ordinario».

In sostanza i giudici hanno ritenuto che «sarebbe di gravissimo nocumento all’immagine della pubblica amministrazione che un comandante di stazione della Forestale, cui sono contestati delitti di tale gravità, possa tornare, in pendenza del relativo procedimento penale, ad esercitare le propri delicate funzioni, implicanti tra l’altro l’esercizio di attività di polizia giudiziaria».

La sospensione dal servizio per la Santoro era scattata un anno fa, quando l’allora comandante della Forestale di Foce Sele era stata arrestata insieme al marito, comandante alla stazione di Capaccio, con l’accusa di concussione. Tra giugno e luglio entrambi sono tornati in libertà e l’allontanamento dal lavoro si è trasformato da misura obbligatoria a decisione facoltativa. La Forestale l’ha confermato, emanando ai primi di settembre un atto che mette a temporaneo “riposo” i due dipendenti, in attesa degli esiti processuali.

Per i reati contestati il pm Cardea durante l’udienza tenutasi una decina di giorni fa al tribunale di Salerno, ha chiesto per la Santoro una condanna a 9 anni. Il gup Mancini ha rinviato al 20 febbraio la discussione della difesa.

Angela Sabetta

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