la festa 

Tappeti di fiori invadono Ogliara 

Sabato e domenica torna l’Infiorata collegata al Corpus Domini

Il prossimo weekend, Ogliara ospiterà la nona edizione di “Ogliara in fiore, l’Infiorata salernitana”. Colorati e scintillanti tappeti di fiori copriranno le strada della vivace frazione, per dare vita ad un evento molto atteso, collegato ogni anno alla solennità del Corpus Domini. «L’Infiorata è la festa della gioia, dei profumi e dei colori – dice don Pietro Rescigno, vicario giudiziale del Tribunale ecclesiastico interdiocesano salernitano, durante la conferenza stampa di ieri mattina a Palazzo di città – Rappresenta la crescita spirituale di una comunità, è un momento di fusione tra la religiosità e l’aspetto artistico, tradizionale e ludico di un territorio». «Ogliara – aggiunge – è una terrazza su Salerno e la sua Infiorata sta diventando nel tempo la festa di tutti». L’evento è organizzato dall’associazione oratorio Il Campanile di Ogliara, membro dell’associazione nazionale delle Infiorate artistiche Infioritalia e della sua parrocchia Santa Maria e San Nicola. Il tema di quest’anno sarà quello del mistero dei miracoli eucaristici, simboli di fede e di spiritualità che saranno messi in scena attraverso i mosaici di fiori.
Domenico Guarino, presidente di “Ogliara in fiore,” ha spiegato durante la presentazione dell’evento, «che gli artisti infioratori sono custodi di un’arte particolare e suggestiva, lavorano con dedizione e orgoglio per tutto l’intero anno riuscendo a creare tappeti di fiori che diventano vere e proprie opere d’arte in grado di portare una gioia nuova». «L’Infiorata – conclude Guarino – si sviluppa su una superficie totale di 600 mq, saranno impiegati 50000 steli di garofani, altrettante rose, e molti altri materiali di supporto e tutto avrà inizio sabato sera alle 20, quando 200 infioratori realizzeranno per tutta la notte i colorati e spettacolari mosaici eucaristici». Il sindaco Napoli, alla conferenza stampa, ha lodato l’iniziativa e le persone operose che durante i due giorni di fede e di gioia, offrono la possibilità di una conciliazione con i valori più profondi. «L’evento – ha chiosato Napoli – non ha più una valenza locale, ma è una finestra aperta su un territorio dall’enorme potenziale e dalla bellezza indiscussa».
Maria Romana Del Mese
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