«Tante carenze e poco personale» 

Biondino (Cisl): «De Luca pensi più ai vecchi ospedali che al nuovo Ruggi»

«Ascensori che funzionano a singhiozzo, aria condizionata in sala operatoria che va in tilt ogni estate e Tac che resta inutilizzata perché non funzionante, forse a causa dei locali non areati adeguatamente».
Il sindacalista Cisl Gaetano Biondino ha denunciato, ancora una volta, i disservizi del “Santa Maria dell’Olmo” ed ha sottolineato: «È vero che gli infermieri stanno arrivando, così come gli operatori socio-sanitari. Ma se la struttura cade a pezzi ed il personale non è messo in grado di lavorare, si rischia comunque di non offrire un buon servizio all’utenza”» Il sindacalista ha, poi, posto l’accento sul fatto che era stato garantito anche l’arrivo di medici, ma finora ancora nessuna delle figure promesse ha preso servizio.
«Ci avevano detto che l’organico sarebbe stato rafforzato da un cardiologo a partire dal primo agosto e poi da chirurghi – ha precisato – Ma sinora nessun medico ha preso servizio all’ospedale. Noi abbiamo bisogno anche di anestesisti per far funzionare a pieno regime la sala operatoria che adesso, al di là dei disagi legati al mancato funzionamento dell’aria condizionata che non permettono di operare, non può offrire un servizio adeguato all’utenza a causa della mancanza di personale».
E ancora: «Ci hanno detto che a settembre arriveranno gli anestesisti, ma a questo punto ci viene il dubbio che dopo agosto non vedremo né anestesisti e né chirurghi». Le considerazioni del sindacalista sono la premessa per formulare un attacco al presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca. «Il governatore va dicendo in televisione che ha intenzione di costruire un grande ospedale a Salerno – ha aggiunto Biondino – Vorrei chiedergli, allora, se conosce la reale situazione degli ospedali satelliti al Ruggi, come Cava. Inoltre mi piacerebbe sapere cosa pensa di fare degli ospedali legati al Ruggi D’Aragona che comunque, in attesa della realizzazione del nuovo ospedale, hanno necessità di una buona manutenzione ordinaria. Molti ospedali, come quello di Cava, cadono letteralmente a pezzi perché sono dotati di strutture ormai vecchie e che hanno necessità di continui interventi per funzionare». Ha, poi, concluso: «Al di là dei progetti futuri, non bisogna perdere di vista le esigenze immediate della popolazione che allo stato attuale, secondo me, non trovano piena soddisfazione nei servizi erogati».
Alfonsina Caputano
©RIPRODUZIONE RISERVATA