Taglio Imu, servizi comunali a rischio

L’assessore al bilancio Buonaiuto: «Vengono meno 14 milioni di entrate e non si sa quando lo Stato ce li restituirà»

La cancellazione dell’Imu sulla prima casa deliberata mercoledì dal Consiglio dei Ministri preoccupa i Comuni italiani e tra questi anche quello di Salerno. Nelle casse dell’amministrazione, infatti, non entreranno ben 14 milioni di euro (tanto sarebbe dovuto arrivare dall’Imu sulla prima casa). Una cifra considerevole la cui mancanza si farà certamente sentire nella programmazione dei servizi. «Il Governo – ha commentato l’assessore comunale al bilancio Alfonso Buonaiuto – ha garantito che c’è la copertura e che quindi i mancati introiti derivanti dalla cancellazione della tassa saranno recuperati con dei trasferimenti statali. Il problema è un altro: quando arriveranno materialmente questi soldi?»

Se entro la fine dell’anno questi 14 milioni non dovessero essere trasferiti, il Comune rischia di andare seriamente in affanno. «Il problema maggiore sarà quello di garantire i servizi, perché stiamo parlando di una cifra considerevole – spiega sempre l’esponente di Giunta – Tuttavia, siccome è un problema che non riguarda solo la nostra città ma tutti i Comuni, la soluzione migliore sarebbe quella di anticipare la seconda tranche dei soldi previsti dal decreto 35 per lo sblocco dei pagamenti all’autunno di quest’anno. In questo modo, noi potremmo chiudere tutti i debiti con le imprese fino al 2012 e quindi ragionare con un po’ più di respiro per il 2013».

Infatti, oltre a creare problemi alla macchina amministrativa, la cancellazione dell’Imu potrebbe avere a cascata anche ripercussioni sull’intero territorio. Insomma, la decisione del Cdm non lascia proprio tutti contenti. «Siamo in una situazione di continui cambiamenti – continua Buonaiuto – e questo ha ripercussioni anche sull’organizzazione dei settori preposti. Per cui si rischiano di avere rallentamenti sul lavoro ma anche confusione nei controlli, con pericolo di maggiore evasione». Le parole dell’assessore sono in linea con quelle del sindaco che ieri dagli schermi di LiraTv ha aggiunto che «se si elimina l’Imu ma poi i Comuni sono costretti a rimetterla sotto un nome diverso e magari aumentarla, non si fa altro che prendere in giro i cittadini».

Intanto, nell’ottica di minori entrare e minori trasferimenti dello Stato, il Comune si è già organizzato per correre ai ripari. «Abbiamo commissionato uno studio alla PricewaterhouseCoopers, società di advisory internazionale, proprio relativo alla razionalizzazione delle spese per beni e servizi all’interno del Comune. Lo studio ci è stato consegnato lo scorso 8 agosto ed ora è all’esame degli uffici competenti», spiega sempre l’assessore, chiarendo come per far funzionare la macchina amministrativa non si punterà solo sulle alienazioni immobiliari ma anche sui tagli alla spesa improduttiva. Un esempio su tutti i fitti passivi. «Basta pensare che solo con il trasferimento degli uffici alla cittadella giudiziaria il Comune risparmierà 800mila euro», chiarisce Buonaiuto. E sempre nell’ottica della razionalizzazione, si pensa ad una riorganizzazione dei settori attraverso anche l’utilizzo delle nuove tecnologie ed in generale «ad un più efficiente e moderno utilizzo della cosa pubblica».

Questo significherà anche una rimodulazione dei contratti di telefonia e soprattutto di energia elettrica ed una riduzione della contrattualistica relativamente all’aspetto assicurativo. Quindi anche i dipendenti e i dirigenti – che dopo i rilievi della Corte dei Conti sull’eccessiva spesa per il salario accessorio hanno già visto ridursi lo stipendio – saranno chiamati a fare la loro parte per far sì che i cittadini non risentano eccessivamente delle minori risorse a disposizione dell’amministrazione.

Angela Caso

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