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Taglialatela lascia il posto di assessore

NAPOLI. «La settimana scorsa ho ricevuto dal presidente della Camera dei deputati la lettera sulla mia incompatibilità e ho già anticipato al presidente della Giunta regionale Caldoro la mia...

NAPOLI. «La settimana scorsa ho ricevuto dal presidente della Camera dei deputati la lettera sulla mia incompatibilità e ho già anticipato al presidente della Giunta regionale Caldoro la mia decisione di dimettermi da assessore e di optare per la carica di parlamentare. Aspetto di incontrare il presidente Caldoro per definire le modalità». L’annuncio di Marcello Taglialatela, che lascia il posto di assessore all’Urbanistica della Regione Campania dopo l’elezione in Parlamento, avvenuta nel febbraio scorso tra le fila di Fratelli d’Italia, è arrivato poco dopo le 17 di ieri. Un annuncio atteso e sollecitato da tempo da più parti, che anche ieri mattina era stato al centro di polemiche durante la conferenza dei capigruppo, lasciata dalle opposizioni in segno di protesta fino a quando «la maggioranza di centrodestra e il presidente Caldoro non assumeranno decisioni definitive sul nodo incompatibilità». Una questione che riguarda, oltre che Taglialatela, anche Giovanni Romano, contemporaneamente assessore all’Ambiente e sindaco di Mercato San Severino. «La maggioranza di centrodestra si è nascosta strumentalmente dietro l’argomento dei ballottaggi per rinviare la seduta del Consiglio regionale – avevano detto i capigruppo Pd, Psi, Centro Democratico e Moderati – Dopo tante chiacchiere e distintivi non hanno avuto il coraggio e la coerenza di andare fino in fondo sulle incompatibilità».

«Sono venuto a conoscenza della decisione del Pd di non partecipare ai lavori della Regione - ha replicato Tagliatela nel pomeriggio - È l’ennesima strumentalizzazione che il centrosinistra mette in campo senza nessun motivo valido. L’irresponsabilità del Pd si contrappone al senso istituzionale del centrodestra , che anche in presenza di un’altra incompatibilità come quella di Vincenzo De Luca (sindaco di Salerno e vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti), non minaccia nessun Aventino per senso di responsabilità e rispetto istituzionale».