«Tagli ed austerity Così ho risanato i conti Multiservizi»

Antonini: «Non ci sarà alcun licenziamento: c’è un piano Le dimissioni dopo il bilancio? Rimango al mio posto»

Nessun licenziamento di operai nè dimissioni dalla carica: l’Amministratore unico della Eboli Multiservizi, Sergio Antonini, racconta un anno e mezzo di gestione della tanto chiacchierata partecipata. Austerity è la parola d’ordine di Antonini che sin dal suo insediamento ha dato un segnale forte di rottura rinunciando al compenso di amministratore.

Soddisfazione e mea culpa per qualche errore di valutazione hanno portato la municipalizzata al bilancio consuntivo del 2012. Quale situazione ha trovato al momento del suo insediamento?

Ho trovato 33 dipendenti in cassa integrazione in deroga a rotazione, ciò ha sicuramente consentito una riduzione del costo del personale che incide notevolmente sul bilancio della Società, il 50%, ma con un notevole squilibrio sulle figure professionali che si sono ridotte a solo 15-18 unità perché un gruppo di dipendenti non intende rientrare. Per di più a dicembre 2012, quando i dipendenti aspettavano il pagamento dello stipendio e della tredicesima c’è stato il blocco del conto corrente. Una situazione difficile e che una volta risolta ha lasciato il posto ad un’istanza di fallimento richiesta dalla Gei per fortuna conclusa con una transazione.

Costo del personale dimezzato, corsia preferenziale per risanare la Multiservizi: da dicembre dovrà però confrontarsi o con i licenziamenti di personale o con una spesa corrente non più sostenibile.

Non avvieremo alcuna procedura di mobilità per i dipendenti. Abbiamo elaborato dei piani di lavoro che nei prossimi giorni sottoporrò ai sindacati e sono fiducioso che accettino. Il 28 settembre ho depositato il bilancio, in sostanziale pareggio, al Comune, ciò consentirà alla Società di poter avere continuità. Nei prossimi giorni il Consiglio Comunale dovrebbe anche rinnovare le convenzioni che da marzo si stanno svolgendo in prorogatio.

Ma restano le difficoltà di gestione economica.

La Società ha problemi economici e finanziari: quelli finanziari sono dati dalle utenze come ad esempio l’acqua per la quale siamo passati da bollette di 25mila euro all’anno a bollette di 5mila, facendo attenzione e correggendo eventuali dispersioni. Cifre importanti se sommate per esempio alla gestione delle tre auto aziendali per le quali appena insediato ho adottato un regolamento di utilizzo che ha consentito una riduzione dei costi fino all’80%.

Austerity è la parola d’ordine: avete adottato anche delle ‘esternalizzazioni’ di alcune strutture?

La tendostruttura è stata affidata ad una società sportiva che si è intestata le utenze alleggerendo così i costi della società; stesso criterio per le palestre interne al Palasele che abbiamo dotato di contatori interni per conteggiare i consumi e grazie ai quali ad oggi nessuno è moroso. In tutto questo,però, visto il canone bassissimo stabilito dal Comune, quest’ultimo dovrebbe compensare con un contributo.

Rinnovo della convenzione e piani economici di rientro per risanare la società, quali obiettivi si è posto Antonini?

C’è una persona di grande esperienza nel risanamento delle municipalizzate che mi sta affiancando in questo momento: sicuramente ci sono dei servizi su cui puntare come la pubblicità ed i parcheggi e penso alla fascia costiera che con un affidamento programmato darebbe un grande ristoro alla società.

Nella città corre voce che, presentato il bilancio della Multiservizi, Antonini si dimetterà.

Non mi dimetto: sono qui dietro mandato fiduciario dell’Amministrazione. Qualora venisse meno il rapporto di fiducia riconsegnerei il mandato nelle mani del sindaco. Ma ad oggi no, abbiamo appena ricominciato a sistemare le cose.

Angelica Tafuri

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