IL CASO

“Tagli” alle spiagge libere: oltre 8mila mq ai privati

Assegnate cinque concessioni straordinarie ad altrettanti gestori di stabilimenti

Con cinque provvedimenti firmati il 12 luglio scorso l’Amministrazione comunale ha affidato 8.700 metri quadri di suolo demaniale (leggi spiaggia) ad altrettanti gestori di stabilimenti balneari a cui la mareggiata del marzo scorso ha rosicchiato pezzi di arenile che avevano già in concessione. Tutti gli atti del Settore Patrimonio prendono spunto da una delibera di indirizzo del 3 luglio scorso con la quale la giunta, per venire incontro agli imprenditori del settore balneare, aveva deciso di dare in concessione temporanea pezzi di litorale anche se gli stessi avevano «una destinazione diversa nel piano in vigore », e cioè il piano spiagge (Puad) del 1998. E questo in virtù di un precedente atto amministrativo - sempre deciso in giunta - col quale, dopo la mareggiata di marzo, fu chiesto agli organi competenti il riconoscimento della calamità naturale. Sebbene questo iter sia ancora in corso, l’Amministrazione ha comunque deciso di intervenire sul patrimonio demaniale, affidandone pezzi a privati, sottraendoli alla pubblica fruizione. E questo sulla base di relazioni e documentazione fotografica forniti dagli stessi operatori privati (dal corpo della delibera non si evince se il Comune abbia effettuato o meno dei sopralluoghi per verificare la consistenza dei danni subiti dagli operatori che hanno chiesto l’assegnazione temporanea di altri pezzi di demanio pubblico). I primi cinque beneficiari dell’ampliamento potranno piantare subito ombrelloni e sdraio (e non altre strutture, si sottolinea nel provvedimento) per poi rimuoverli tra 60 giorni. In pratica per l’intera estate. A fronte di tale occupazione temporanea ogni gestore dovrà versare un canone, variabile tra i 300 ed i 500 euro, oltre all’addizionale regionale fissata al 25%. In cambio potrà però annettersi pezzi di spiaggia libera che, in alcuni casi, superano i 2mila metri quadri. Le aree cedute, si legge nel corpo delle concessioni, serviranno «ad arginare momentaneamente ed “una tantum” il fenomeno degli aventi dannosi verificatisi nel marzo scorso» e potranno «in via del tutto eccezionale, essere individuate tra quelle che hanno una diversa destinazione nel piano vigente ». La concessione avrà carattere «straordinario, temporaneo e valido per la sola stagione balneare in corso, e non genererà alcun affidamento per le annualità future». Nuove aree di sosta per i bagnanti. Nel frattempo, questa volta su ordinanza firmata dal sindaco, è stato concesso il parcheggio custodito (cioè a pagamento) su un solo lato della traversa via L. Durant de La Penne, «in modo da servire baricentricamente - si legge nel documento - con aree destinate alla sosta, anche le spiagge libere che nel tratto dalla via S. Schergat alla via T. Tesei, non dispongono di spazi di sosta in fregio alla Provinciale litoranea Sp175». Un provvedimento adottato perché con la «considerevole affluenza di bagnanti che si recano frequentemente lungo il litorale - si legge nell’ordinanza del 12 luglio - la traversa spartifuoco denominata via S. Todaro, pure individuata per risolvere l’empasse, non riesce da sola ad assicurare il transito alle spiagge in sicurezza, atteso che numerosi sono i veicoli che continuano a sostare ai lati della carreggiata, non potendo sostare nelle traverse spartifuoco che servono le spiagge libere, costituendo pericolo per l’incolumità pubblica oltre ad essere spesso oggetto di danneggiamenti e furti». Al momento, dunque, salgono a due le traverse spartifuoco nelle quali è previsto il parcheggio a pagamento. Nelle altre tre presenti lungo la Provinciale è previsto il solo transito e il divieto assoluto di sosta.