Tagli al costo del lavoro per rilanciare l’edilizia 

L’associazione dei costruttori apre col Pd il ciclo di incontri con i candidati

SALERNO. Sburocratizzazione, riduzione del costo del lavoro, ridisegno del Codice degli appalti. Sono alcuni dei punti della piattaforma programmatica che l’Ance-Aies proporrà, di qui al 4 marzo, ai candidati locali per le elezioni politiche. Ieri pomeriggio il primo confronto è avvenuto con i rappresentanti del Partito Democratico: Piero De Luca, candidato nel collegio uninominale della Camera di Salerno, Franco Alfieri, candidato nel collegio uninominale della Camera di Agropoli, Angelica Saggese, candidata nel collegio plurinominale del Senato. Dopo di loro sarà la volta dei rappresentanti di Forza Italia (16 febbraio) e di quelli del Movimento 5 Stelle (21 febbraio).
«Il nostro comparto – ha spiegato il presidente Vincenzo Russo – è l’unico che non ha agganciato la ripresa. Dal 2008 ad oggi abbiamo perso 11mila dipendenti, ovvero la metà e su 4.500 imprese ne sono rimaste 2.600. Il fatturato delle imprese è sceso da 152milioni a 75milioni di euro. Anche le cose immaginate con la Regione Campania, sono purtroppo per ora rimaste solo sulla carta». C’è bisogno, quindi, di rilanciare in qualche modo il settore. Da qui le proposte dell’associazione presentate ai candidati con l’impegno che almeno alcune di queste vengano realizzate.
«Conosco molto bene alcune delle problematiche con le quali vi confrontate giorno dopo giorno – ha esordito De Luca – Il mio impegno sarà quello di dare voce alle difficoltà delle imprese locali. Se qualcosa non si è realizzato è perché ci sono degli ostacoli che gli enti locali da soli non possono risolvere». Per l’avvocato salernitano va, in qualche modo, rivisto il Codice degli appalti. «Abbiamo trasposto con maggiore severità – ha spiegato – le direttive europee creando difficoltà doppie alle imprese. C’è bisogno quindi di un’azione di semplificazione che preveda una razionalizzazione del Codice degli appalti. Non solo, oggi nel nostro Paese per sburocratizzare e semplificare c’è bisogno di dimezzare il numero delle leggi perché avere più leggi non equivale ad avere più diritti». Razionalizzando si possono anche ridurre i ritardi nei pagamenti, altro problema sollevato dall’Ance e poi, ha sottolineato De Luca, bisogna puntare su un buon uso dei fondi europei per superare il gap infrastrutturale del Sud Italia. «Ci vorrebbe un ministero per il Meridione», ha proposto Vincenzo Russo.
Secondo Alfieri è necessario «scorporare gli investimenti dalla contabilità normalizzata degli enti locali» e creare un apposito fondo all’interno della Cassa depositi e prestiti «perché i ritardi nei pagamenti derivano dal fatto che non c’è cassa perché i fondi europei arrivano con flussi lentissimi. Bisognerebbe creare un fondo che anticipi i soldi per le opere pubbliche».
Fisco e giustizia i temi sui cui si è soffermata Saggese. In particolare ha sottolineato come «non è possibile che si muoia per crediti. Un contenzioso aperto da un’impresa per avere quanto dovuto può durare anni. Questo non è accettabile». I costruttori hanno anche chiesto di partire con un grande piano di manutenzione e di riqualificazione in chiave energetica e sismica del nostro patrimonio edilizio, approfittando degli incentivi fiscali nonché un piano di difesa e prevenzione del territorio.
Angela Caso
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