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Svincolo dal Consac Il sindaco: «Al Tar c’è un altro ricorso»

ROFRANO. La vicenda giudiziaria che vede contrapposto il Comune di Rofrano all’Ato Sele per evitare il passaggio della gestione della rete idrica al Consac potrebbe avere un nuovo colpo di scena,...

ROFRANO. La vicenda giudiziaria che vede contrapposto il Comune di Rofrano all’Ato Sele per evitare il passaggio della gestione della rete idrica al Consac potrebbe avere un nuovo colpo di scena, questa volta a favore del piccolo comune cilentano che si è visto respingere dal Tar il ricorso presentato contro l’Ato.

«Nonostante la sentenza del Tar non è ancora definito il passaggio della gestione della rete idrica al Consac – ha dichiarato il sindaco, Nicola Cammarano – perché è pendente un altro ricorso davanti al Tar che dovrà decidere se sussistono i requisiti per mantenere la gestione autonoma della rete idrica. Con una deliberazione di Consiglio comunale il Comune di Rofrano ha ritenuto di possedere i requisiti di efficienza e qualità ambientali, necessari per il riconoscimento della salvaguardia della gestione in forma autonoma così come previsto dall’articolo 147 comma 2 bis del decreto legislativo 152 del 2006. L’Ato ha respinto questa delibera e noi abbiamo impugnato l’atto di diniego del riconoscimento dei requisiti davanti al Tar».

A rappresentare in giudizio davanti al Tar il piccolo comune cilentano è l’avvocato Nicola Senatore.

Erminio Cioffi

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