l'allarme

Sversavano rifiuti nocivi nel Solofrana tra la Valle dell'Irno e Montoro

Blitz della Forestale che ha scoperto numerose violazioni e ha elevato multe. Le acque reflue confluivano nel Sarno

SARNO. Continua l’attenzione di forze dell’ordine, associazioni ambientaliste e attivisti nella fascia compresa tra la Valle dell’Irno e l’Agro Sarnese Nocerino, lungo il torrente Solofrana e il fiume Sarno.

Gli uomini del comando stazione del corpo forestale dello Stato di Forino, in collaborazione con il nucleo investigativo di polizia Ambientale e Forestale del comando provinciale del corpo forestale dello Stato di Avellino, presso la località Carpisani di Solofra, ha accertato una serie di sversamenti illeciti di reflui domestici nel torrente Solofrana. Le attività di controllo, originate da denunce e numerose segnalazioni, hanno comportato una serie di verifiche nella Valle dell’Irno, nei comprensori di Montoro e Solofra, finalizzate alla conformità degli scarichi di reflui di aziende operanti nel settore conciario, oltre ad abitazioni private, insistenti lungo il torrente Solofrana.

Dai controlli effettuati, sono emerse diverse violazioni. In particolare, sono state rilevate condotte in polietilene provenienti da diverse abitazioni, che al momento della constatazione sversavano reflui nel torrente. I responsabili, in qualità anche di proprietari delle abitazioni oggetto di controllo, non sussistendo illeciti penali, sono stati sanzionati per diverse migliaia di euro. Sulla questione del fiume Sarno, invece, si fa sentire il comitato di riferimento “Gente del Sarno” che annuncia le ultime dichiarazioni della VII commissione Ambiente della regione Campania: «Il Grande Progetto Sarno oggi è vecchio e inadeguato, mai aggiornato secondo le direttive europee del 2000 e del 2007 e non tiene conto dell’istituzione, nel frattempo, del Parco regionale del Sarno e delle più moderne visioni di pianificazione di area vasta».

Dichiarazioni, queste, accolte con soddisfazione dal comitato. «Finalmente – dicono gli attivisti di Gente del Sarno – sembra che qualcuno si sia accorto delle tante incongruenze e contraddizioni del Grande Progetto Sarno nonché degli irreversibili e ingenti danni ambientali, economici e sociali che avrebbe causato la realizzazione di tale progetto».

Il comitato due anni fa, anche grazie a una petizione popolare che raccolse quattromila firme, avanzò alcune proposte, che si preoccupavano contemporaneamente della riqualificazione del fiume e del problema delle esondazioni, puntando alla protezione del bacino.