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Sversamenti abusivi nel Cavaiola

Il Comune ha individuato scarichi illeciti in cinque punti del torrente

NOCERA SUPERIORE. Ancora sversamenti abusivi lungo il torrente Cavaiola. La questione sta assumendo contorni gravi. L’argomento è stato affrontato anche nell’ultimo consiglio comunale, con le puntualizzazioni portate in assise dalla consigliera di opposizione Anna Lisa Montalbano. La politica nocerina ha raccolto la denuncia del comitato civico “Per il controllo del disinquinamento del torrente Cavaiola e ambiente circostante” coordinato dall’architetto Pino Ruggiero, che collabora con le Guardie ambientali d’Italia, di Concetta Galotto.

Per Ruggiero una delle cause dello stato di degrado del fiume sarebbe da ricondurre al caos prodottosi negli anni sulle competenze di gestione: gli argini competono al Genio civile, l’alveo al Consorzio di Bonifica, le autorizzazioni a scaricare alla provincia di Salerno. «Si può intervenire per risanare la questione – spiega l’architetto Ruggiero – perché tutti gli edifici, anche quelli antecedenti al 1967, devono avere un sistema di scarico dei residui fognari certificato e rilasciato dal Comune. Diversamente ci sarebbero i presupposti per un abuso edilizio e quindi per subire una sanzione».

In alcuni tratti della Cavaiola ispezionati, circa 150 metri, sarebbero state individuate sei situazioni irregolari. In un report fornito dall’amministrazione comunale, che si sta dedicando alla salvaguardia del torrente, si specifica che in seguito alla pulizia da parte del Consorzio di Bacino, l’attività di controllo delle Gadit è stata scrupolosa. Dai primi dati, gli scarichi abusivi partono e si diramano da proprietà private.

Per adesso sono 5 i punti all’attenzione delle istituzioni competenti: sotto un ponte di attraversamento del torrente presso via Nazionale, scarico attivo di origine fecale; in via Firenze, individuabile nella muratura di contenimento del torrente, di origine industriale; in località San Pietro in prossimità dell’omonimo ponte, dove sono stati individuati ben tre scarichi abusivi.

Davide Speranza

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