l’unico “no”

«Svendute proprietà preziose»

Il riformista Marisei ha votato contro il piano dell’amministrazione

C’è stato un unico voto contrario in consiglio sulla variazione all’accordo con l’Istituto Orientale. La voce fuori dal coro è stata quella del consigliere dei Riformisti, Salvatore Marisei, che dai banchi dell’opposizione ha pronunciato l’unico “no” alla delibera: «Abbiamo detto “no” alla svendita delle terre de l’Orientale – motiva Marisei – con l’accordo che il Comune vuole sottoscrivere, a fronte degli 800 ettari che a detta dell’avvocato dell’ente sarebbe per noi un esito del giudizio, verrebbero in piena proprietà solo 100 ettari ed una comproprietà di altri 50, generica ed indistinta lungo la riva del Sele».

Un accordo svantaggioso secondo i riformisti contiani che motivano la posizione contraria all’accordo: «Al Comune vanno terreni soggetti a inondazione con un vincolo idrogeologico inamovibile – continua Marisei - all’Istituto i terreni più pregiati, liberi da vincoli. Una disparità di valore e di trattamento di cui non si tiene conto nello schema di transazione, ma che forse interesserà alla Corte dei Conti».

Secondo Marisei è stata una scelta contro gli interessi dell’ente che potrebbe coinvolgere anche controlli di organi superiore: «Nessuna rivendicazione delle pigioni. Bell’affare, ma per chi? Per indorare la pillola ed ammantare il tutto delle migliori intenzioni, il Comune dovrebbe realizzare a sue spese un centro studi sull’intercultura? Come, dove, quando e con quali risorse non è dato sapere».

Dichiarazioni dure contro le scelte dell’amministrazione ma soprattutto contro il sindaco Melchionda, additato da Marisei «come peggior sindaco della storia di Eboli», colpevole, secondo i Riformisti, di aver bloccato l’edilizia ed abbandonato ogni prospettiva turistica per la fascia costiera ed il centro storico.(a.t.)

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