Surroga bloccata, il Pd ora apre a Sica

Brusa: «Prendiamo atto del cambio di approccio al problema». Ma resta lo scoglio del ricorso

PONTECAGNANO. «Prendiamo atto positivamente del cambio di approccio del sindaco Ernesto Sica in merito alla delicata questione della surroga»: questo il commento, in una nota, del coordinatore del Partito democratico di Pontecagnano Faiano Roberto Brusa. «Confermiamo – ha aggiunto Brusa – come già fatto in occasione dell'ultimo consiglio comunale (quello in cui è stata bocciata la surroga, ndr) il nostro rispetto e adeguamento a qualsiasi definitiva ed esaustiva decisione in merito venga presa».

Ossia, il Pd attende il pronunciamento definitivo del Consiglio di Stato, al quale hanno presentato ricorso i tre consiglieri comunali di opposizione di Uniti per Pontecagnano Faiano (Antonio Anastasio, Pasquale Lamberti e Franco Smarra) avverso la sentenza del Tar che, nelle scorse settimane, aveva dichiarato regolari le dimissioni del consigliere Antonio Vecchione, smontando di fatto la tesi dei consiglieri di minoranza secondo cui le dimissioni non erano accettabili, pertanto non era possibile prendere atto della surroga.

Brusa ha però sottolineato il difficile momento dell’amministrazione Sica: «Dal 31 agosto, data in cui un consigliere di maggioranza si è dimesso, l’amministrazione Sica che da lungo tempo va avanti senza progettualità salvo la semplice e dannosa gestione del potere quotidiano, non ha più i numeri per governare la città: da 12 consiglieri ora sono rimasti in sette più il sindaco».

Il coordinatore cittadino del Pd ha concluso: «Siamo pronti da subito e come sempre, a fare la nostra parte per portare avanti in Consiglio tutte le istanze di esclusivo interesse dei cittadini a partire proprio dal consiglio comunale monotematico sui problemi della litoranea, che presto il presidente Alfonso Gallo convocherà».

Marco De Simone

©RIPRODUZIONE RISERVATA