Suoli non disponibili Commissario sposta la scuola “Penna”

Cantiere aperto senza l’intesa con il proprietario dei terreni L’edificio sorgerà su un’area del Comune nel rione Taverna

Avrebbe dovuto vedere la luce in vista del prossimo anno scolastico, almeno parzialmente, ma per il nuovo edificio della scuola media inferiore "Sandro Penna" bisognerà ancora aspettare. In pompa magna, il 31 dicembre dello scorso anno l'allora sindaco Giovanni Santomauro aveva inaugurato un'opera che la città aspetta da tempo, promettendo un completamento dei lavori in tempi brevi (massimo 480 giorni).

Invece il cantiere era rimasto alla posa della prima pietra, bloccato per motivazioni ai più ignote. La risposta è giunta da una delibera del commissario Mario Rosario Ruffo, costretto quotidianamente a mettere le cosiddette "pezze" per coprire le falle lasciate dall'amministrazione Santomauro. Il reggente del Comune ha dovuto delocalizzare il cantiere, spostandolo dall'area tra via Rosa Jemma e via Bosco Antico, di proprietà privata, ad un terreno comunale di circa 12mila metri quadrati posto sul lato della villa comunale del rione Taverna che guarda verso la zona industriale.

Un passo obbliga per il Comune a causa di alcune problematiche di natura giudiziaria sulla proprietà dei terreni dove avrebbe dovuto sorgere la scuola. In pratica, non era stato trovato l'accordo tra la società Ellegi - proprietaria di una parte dei terreni - e il Comune relativo alla compensazione dell'importo del contributo di costruzione dovuto per la realizzazione di un opificio destinato a logistica con il prezzo della cessione volontaria dell'area. Un aspetto evidentemente non preso in considerazione nei tempi dovuti, ossia almeno prima della posa della prima pietra con relativa inaugurazione del cantiere.

Un'opera per cui il Comune già sta pagando le rate di un mutuo da 5 milioni di euro appositamente aperto presso la Cassa Depositi e Prestiti. L'associazione temporanea di imprese formata dalle aziende battipagliesi Terralavoro Costruzioni srl e Alter Costruzioni srl aveva progettato e dovrà costruire l'edificio che ospiterà la scuola attualmente alloggiata all’interno dell’ex tabacchificio Farina di via Rosa Jemma. Direttore dei lavori è l’architetto Antonio Parente, mentre il rup è l’ingegnere Franco Ruggiero. L'intervento prevede, principalmente, la realizzazione di cinque classi di scuola elementare e quindici di scuola media, con annessi laboratori, biblioteca, palestra. L'importo a base d'asta era di tre milioni e mezzo di euro, il ribasso d'aggiudicazione del 10,13% sui lavori, 10% sulle spese tecniche, del 36,842% sul tempo. I lavori dovrebbero concludersi, secondo l'appalto, in 760 giorni. Visto il ribasso, ne dovrebbero servire 480. La costruzione del nuovo plesso scolastico era stata prevista nel programma elettorale di Santomauro che a tal proposito aveva manifestato tutta la sua soddisfazione per un altro obiettivo secondo lui centrato. La realtà, venuta oggi a galla in tutta la sua intensità, è però un'altra. Resta da capire se il Comune, come pare probabile, dovrà sborsare ulteriore denaro per la ditta che ha vinto la gara d'appalto, che sarà costretta ad adattare il progetto iniziale ad un'altra area. Dunque, oltre ai tempi di attesa che evidentemente si moltiplicheranno, ci dovrebbe essere anche un danno economico.

Francesco Piccolo

©RIPRODUZIONE RISERVATA