AMBIENTE

Sulle vasche si integrano i documenti

Vasche di laminazione: il comune integra. Richiamando alcuni punti di Emiddio Ventre fin dal momento in cui, ad inizio estate, aveva dato fuoco alle polveri dell’opposizione bipartisan ad una parte...

Vasche di laminazione: il comune integra. Richiamando alcuni punti di Emiddio Ventre fin dal momento in cui, ad inizio estate, aveva dato fuoco alle polveri dell’opposizione bipartisan ad una parte del Progetto Grande Sarno.

In sintesi «la zona risulta ad elevata fertilità, grazie in particolare alla tessitura sciolta che ne rende agevole la lavorazione anche con le sole attrezzature manuali, consentendo alle culture di succedersi senza soluzioni di continuità. La naturale fertilità del terreno permette di praticare nelle zone in questione culture agrarie ad alto reddito, in particolare orticole. Le colture ortive vengono poste in rotazione in modo da ottenere anche tre raccolti all’anno per unità di superficie. Recentemente, la cementificazione nei comuni in oggetto, ha fatto sì che si configuri come l’ultima area di un certo rilievo in cui si pratichi l’agricoltura intensiva di alto reddito, tipica dell’Agro. Non si possono sottrarre 20 ettari di suolo agricolo su circa 50 ettari esistenti nel comune. Una vasca porterebbe ad avere la presenza di acqua in maniera permanente, con zone putride e paludose». L’impermeabilizzazione della vasca potrebbe assicurare nell’immediato il mancato inquinamento della falda, ma per il futuro chi assicurerà la manutenzione per mantenerla in efficienza? Non appare incoraggiante «lo stato in cui versa l’esistente vasca di Cicalesi». Proposte: 1. Portare il livello del fiume al di sotto del livello di campagna. 2. Rifacimento e ampliamento degli argini dove necessario e possibile 3. Dragaggio del letto per l'eliminazione dei fanghi contaminati. 4. Eliminazioni o adeguamento di tratti pericolosi. «Se impermeabilizziamo 200 mila mq a Nocera, l’acqua piovana non sarà più recepita dal terreno, ma necessariamente deve arrivare in mare. E anziché limitare il fenomeno delle piene lo creiamo».

Patrizia Sereno

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