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Sulle vasche di laminazione il Pd chiede un Consiglio

Una seduta aperta del consiglio comunale di Nocera Inferiore. Per discutere degli effetti collaterali del progetto Grande Sarno. La chiedono i renziani. Venerdì sera si è riunito il direttivo dell’As...

Una seduta aperta del consiglio comunale di Nocera Inferiore. Per discutere degli effetti collaterali del progetto Grande Sarno.

La chiedono i renziani. Venerdì sera si è riunito il direttivo dell’Associazione Adesso Progetto Agro per fare il punto sulla questione della costruzione delle vasche di laminazione correlate al progetto Grande Sarno.

«Il direttivo di Progetto Agro – recita una nota a firma del coordinatore politico Vincenzo Stile - si è compiaciuto di aver contribuito a sollevare la questione che, inavvertitamente, stava passando inosservata, e ha espresso la soddisfazione per aver suscitato l’interessamento dell’intero Pd dell’Agro Nocerino e della provincia di Salerno, che ha condiviso totalmente i dubbi sollevati da Progetto Agro».

Una “distrazione” non da poco rispetto alla quale preziosa è stata la voce dell’esperto Emiddio Ventre che ha messo a disposizione dell’amministrazione e non solo i suoi rilievi e le sue osservazioni al progetto. Con particolare attenzione per i risvolti legati alle progettata vasche di laminazione sul territorio di Nocera Inferiore. L’associazione dei renziani ritiene che finora «sia stata debole l’azione del Comune di Nocera Inferiore e che siano necessari anche atti ed azioni amministrative concrete da parte dell’amministrazione, che, in quanto Istituzione, alla pari con gli altri Comuni dell’Agro che già l'hanno fatto, deve, in modo ufficiale, prendere una posizione decisa contro il progetto e fare sue le istanze e i dubbi che da molti sono stati espressi».

Il direttivo ha, a questo scopo, predisposto un’istanza per chiedere la convocazione di una seduta del consiglio comunale aperta sul tema. Per arrivare al varo di una delibera a supporto della battaglia per rivedere il progetto, con l’obiettivo della salvaguardia sia della salute dei cittadini che della sicurezza e benessere del territorio.

Il Pd, in una nota, sostiene: «Riteniamo per tanto saggio, interrompere questa corsa contro il tempo per la realizzazione di un’opera, che dovrebbe, stando alle carte, essere completata, collaudata e rendicontata entro dicembre2015, immaginando più utile chiedere all’UE una proroga per il finanziamento o lo spostamento alla annualità 2014-2020, per dare il giusto tempo per la verifica e la sacrosanta rimodulazione e modifica dello stesso progetto, tenendo conto questa volta sì della riqualificazione e del recupero del fiume Sarno e del suo intero bacino, rendendo protagonisti, questa volta, si spera, gli enti e le comunità locali». Il dibattito resta aperto.

Patrizia Sereno

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