il caso/le sfide notturne

«Sulle moto si rischia di morire»

L’ex consigliere Scarlino risponde al centauro: «Marco, pensaci»

«Caro Marco, pensaci. Non mettere a repentaglio la tua vita e quella degli altri, goditi i tuoi 17 anni». Risponde così Pasquale Scarlino (non in qualità di ex-consigliere comunale, ma di padre, di insegnante e di residente di via delle Arti e dei Mestieri) alle parole dal giovane dal nome fittizio con la passione dello scooter che nei giorni scorsi ci aveva raccontato come con gli amici si organizza nelle notti del weekend per spingere al massimo i motori dei propri veicoli e percorrere in acrobazie il tratto tra la rotatoria di Padre Pio e l’ex Inceneritore a Santa Lucia. Quello di Scarlino non è un rimprovero, né tantomeno una raccomandazione.

Ma un semplice quanto chiaro consiglio paterno. Perché se l’ex consigliere – che per professione e per passione è in contatto con il mondo giovanile – cerca di capire e accettare il bisogno di sfogarsi e la necessità di evadere dalla routine quotidiana; più severo è, invece, riguardo alla questione sicurezza. Marco i aveva raccontato che prima di ogni corsa si assicurano che non sopraggiunga nessuna vettura e che indossano sempre il casco.

«Scusami non posso giustificare questo vostro atteggiamento – scrive Scarlino rivolgendosi a Marco –. Mettete a repentaglio in primis la vostra vita e dopo quella degli altri. Parlo da abitante del luogo, promotore di diverse petizioni per la messa in sicurezza della strada, e che ha già “pianto” un proprio caro per la sconsideratezza e l’imprudenza di un giovane della tua età. Caro Marco, parli di “corsa in sicurezza”, ma quale sicurezza c’è in un’impennata? Parli di “occhi ben aperti”. Ti sei mai chiesto cosa potrebbe accadere se dalle abitazioni a ridosso delle curve uscisse una persona a piedi o con la macchina: di quale sicurezza parli?».

(g. f.)

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