sala consilina

Sulla riapertura del carcere Migliore frena ed è polemica

SALA CONSILINA. La riapertura del carcere di Sala Consilina, malgrado la sentenza del Tar che, un mese fa, ha annullato il provvedimento di chiusura del Ministero della Giustizia, è sempre più un...

SALA CONSILINA. La riapertura del carcere di Sala Consilina, malgrado la sentenza del Tar che, un mese fa, ha annullato il provvedimento di chiusura del Ministero della Giustizia, è sempre più un miraggio. A spegnere gli entusiasmi ci ha pensato, a Teggiano, il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore durante un convegno sullo stato di salute delle carceri e dei detenuti in Italia. Migliore ha fatto capire chiaramente che il Dicastero di via Arenula ricorrerà al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar; e ha aggiunto anche che questo potrebbe non accadere se il Comune di Sala Consilina dovesse decidere di rinunciare alle sue pretese. Parole che sono state interpretate come una chiusura a qualsiasi possibilità di poter far tornare a Sala la casa circondariale, azzerando le possibilità di poter avere i fondi per costruire il nuovo carcere da 200 posti. Non la pensa così invece il presidente del tribunale di Lagonegro, Matteo Claudio Zarrella, che ha criticato la scelta di chiudere la casa circondariale di Sala. «Si viola il principio della territorialità – ha sottolineato il magistrato – e si violano i diritti dei detenuti. Sono esseri umani e hanno dei diritti che vanno rispettati ed è impensabile che in tutto il circondario del tribunale di Lagonegro non ci sia un carcere». Le parole di Migliore hanno scatenato l’ira del sindaco di Sala, Francesco Cavallone, che ha definito «vergognoso» il modo in cui è stata trattata la questione. «Nel mio partito, il Pd – ha tuonato Cavallone – di democratico c’è solo il nome. A questo punto voterò No al referendum».(e.c.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA