Nocera Superiore 

Sulla fusione continua lo scontro 

La consigliera Montalbano difende l’atto a tutela dello stemma

NOCERA SUPERIORE. «Quello approvato in giunta è un atto a tutela del diritto al proprio nome visto il perdurare dell’utilizzo improprio dello stemma che rappresenta il Comune di Nocera Superiore». Dure le parole della consigliera comunale Anna Lisa Montalbano, che fanno l’eco al mandato consegnato dal sindaco Giovanni Maria Cuofano all’avvocato comunale, Angelo Pentangelo allo scopo di agire nei confronti del comitato pro fusione, colpevole, a detta del primo cittadino, di aver utilizzato lo stemma dell’ente nocerino.
«Ricordo che inconsapevolmente, apposto su brochure, volantini e siti social, il nostro ente diveniva promotore di iniziative pro fusione, che di fatto invece non promuove. Il comitato pro fusione - continua la Montalbano - dimostra di avere una visione tutta personale delle normative in merito. Il Comune di Nocera Superiore ad oggi è rappresentato dal sindaco e dal Consiglio comunale che ha emesso un atto di indirizzo politico contrario alla fusione. Non è credibile il tentativo oggi di trasformarsi in agnelli così improvvisamente, adoperando un pretesto, un atto in giusta difesa dall’informazione distorta e fuorviante che deriva dall’uso improprio dello stemma del nostro Comune. Chi porta avanti un progetto lo faccia, nessuno lo impedisce, con la propria immagine però. È anche più autentico così».
Dall’altra parte, Giancarlo Di Serio, del comitato per la fusione, risponde per le rime. «La delibera dell’amministrazione comunale di Nocera Superiore di agire in giudizio contro il comitato per il referendum sulla fusione delle due Nocera è un evidente tentativo di mettere a tacere chi la pensa in maniera diversa. Un’amministrazione comunale che agisce contro dei privati cittadini perché la pensano in maniera diversa dalla propria linea politica è una decisione che dovrebbe indignare tutti, anche chi è contrario alla fusione».
Davide Speranza
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