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Sulla farmacia comunale opposizioni contro il sindaco

BARONISSI. A seguito della decisione del Tar che ha accolto la richiesta del Consorzio Farmaceutico Intercomunale della sospensione della messa in vendita della farmacia comunale decisa dell’amminis...

BARONISSI. A seguito della decisione del Tar che ha accolto la richiesta del Consorzio Farmaceutico Intercomunale della sospensione della messa in vendita della farmacia comunale decisa dell’amministrazione, i gruppi di opposizione mostrano il loro compiacimento.

Angelo Notari, del gruppo “Idea Comune”, ha affermato: «Con la decisione del Tar ha trionfato l’incompetenza di questa amministrazione». Ed ha spiegato: «Sono state riconosciute valide dal Tar le tesi sostenute in consiglio comunale dall’opposizione, ovvero sia la il fatto che i consiglieri interessati alla vicenda (Lorenza De Sio, impiegata del Consorzio, e suo marito Luca Pierri) non avrebbero dovuto prender parte alla votazione sulla decisione del mettere in vendita la farmacia comunale, ed il fatto che esisteva un convenzione decennale tra l’amministrazione ed il Consorzio, che il sindaco aveva stipulato solo un anno prima». Ed aggiunge: «I legali incaricati di portare avanti le pretese dell’amministrazione costeranno all’ente circa 50mila euro, ma Moscatiello vuole portare avanti questa battaglia nonostante gli onerosi costi e fare ricorso al Consiglio di Stato». Serafino De Salvo, segretario Pd, ha dichiarato: «La pronuncia del Tar dimostra come l’amministrazione segua obiettivi non corrispondenti alle esigenze dei cittadini, ma che nascondono speculazioni a favore di grandi centri economici».

E ancora: «L’amministrazione vuole ricavare il massimo utile da ogni cosa, senza prestare attenzione alla fasce deboli, basti pensare che non si è battuta per non far allontanare la guardia medica o che non esiste l’assistenza domiciliare ad anziani e disabili». «Siamo entusiasti che la farmacia non si privatizzerà», dice il segretario di Rifondazione, Nicola Comanzo. «Ciò è frutto anche della lotta portata avanti sul territorio dal Partito della Rifondazione Comunista e dai Giovani Comunisti».

Martina Galdi

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